sabato 18 maggio 2013

Il più grande “sasso” del pianeta | Effetto Terra

Il più grande “sasso” del pianeta


Il monolite messicano. E' il più grande al mondo
Si innalza per 433 metri sopra l’area circostante, nel Bernal Natural Monument dello stato di Queretaro in Messico. Si tratta del più grande masso, o in termini geologici, monolite presente sul nostro pianeta. Se vogliamo essere molto semplici, e me ne perdonino i geologi, si tratta del più grande sasso presente sulla Terra. Il monolite è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 2009. Fino ad oggi però rimaneva un mistero la sua formazione, ma ora una nuova ricerca dell’Università Nazionale Autonoma del Messico ha svelato alcuni enigmi geologici.
E’ una roccia magmatica
Al di là dell’aver determinato con estrema certezza la sua altezza, che è di 433 m e quindi supera quello che fino ad alcuni anni fa era considerato il monolite più alto, quello di Gibilterra (426 m), la ricerca ha determinato anche la sua composizione, si tratta di una roccia magmatica chiamata “dacite”, composta per il 67% da silice, un elemento particolarmente resistente agli eventi meteorologici e ciò spiega come il masso abbia resistito nel tempo rispetto alle rocce circostanti. Lo si può considerare un “sasso” perché il magma che ne diede forma produsse un “nocciolo” che venne spinto fino alla superficie terrestre dove è rimasto isolato da tutto il resto. Rispetto alle altre rocce è come un corpo estraneo. Il corpo magmatico si è formato in seguito allo scontro delle zolle presenti nell’area messicana.
Ma quando il monolite apparve sulla Terra? Circa 8,7 milioni di anni fa, dicono i ricercatori che hanno pubblicato lo studio sulla rivista Geology, ben più giovane dei 34 milioni di anni che studi precedenti lo avevano datato.

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