giovedì 17 ottobre 2013

LA LUNA A UN TIRO DI SCHIOPPO!

Mai vista la Luna così vicina alla Terra Il nostro pianeta sarebbe spacciato se non ci fosse la Luna. Lo stesso accadrebbe se si avvicinasse pericolosamente: effetti drammatici sulla vita di tutti gli esseri viventi. E se la Luna si trovasse a 420 chilometri di distanza dalla Terra? Come sembrerebbe? E cosa succederebbe al nostro pianeta? È una circostanza quasi impossibile, anche perché il nostro satellite naturale tende ad allontanarsi e non ad avvicinarsi, ma c'è chi, sul web, ha provato a immaginare come sarebbe la Luna alla stessa distanza, più o meno, della Stazione Spaziale Internazionale. Ad oggi la distanza fra la Terra e il suo satellite è di 384.400 chilometri, cifra che potrebbe aumentare nel corso di migliaia di anni, come dice Luis Barbier, astrofisico del Goddard Space Flight Center della Nasa, ma solo fino a quando l'orbita della Luna raggiungerà un'ampiezza maggiore del 50 per cento di quella attuale. Qualche tempo fa abbiamo anche provato a immaginare cosa ne sarebbe di noi se vivessimo senza Luna, quali sarebbero gli effetti sulle maree, sull'asse e sulla rotazione terrestre. Ne è venuta fuori un'analisi quasi catastrofica. E se accadesse il contrario? Se la Luna si avvicinasse più del dovuto? A quella distanza (poi più di 400 km) sorgerebbe da ovest e tramonterebbe a est (cosa che non accade nella realtà). La Luna orbita intorno alla Terra in senso antiorario se vista dal polo nord verso il basso in maniera sincrona alla Terra e normalmente in maniera molto più lenta. A quella distanza, invece, la sua velocità aumenterebbe notevolmente (un giro completo in 90 o 130 minuti). La Luna e la Terra sono sempre alla stessa distanza grazie a due forze opposte: gravitazionale/centripeda (che la attrae) e centrifuga (che la allontana a causa del suo moto di rotazione). I due corpi celesti si stirano lungo la linea che li unisce, ma se il satellite supera la distanza di sicurezza misurata rispetto al centro del nostro pianeta le forze di marea lo allungano così intensamente da superare la sua gravità che lo tiene insieme fino a farlo letteralmente a pezzi. Questa deadline si chiama limite di Roche, e dipende dal raggio del corpo celeste più grande (la Terra) e dal rapporto tra la sua densità e quella del satellite (la Luna). Se la distanza diminuisse così drasticamente la forza gravitazionale aumenterebbe a dismisura, rischiando, prima o poi, di schiacciarci. Questo solo se non aumentasse anche la rotazione e in quel caso si manterrebbe un equilibrio. Di sicuro avremmo un mese più corto (non di più di circa 30 giorni). Le maree subirebbero delle conseguenze importanti e le acque verrebbero sicuramente ridistribuite, provocando maremoti e tsunami. Drammatiche conseguenze anche sulle terre emerse e sulla crosta terrestre, con conseguenti terremoti. Per non parlare di impensabili ripercussioni sul clima e sulla vita di essere umani, animali e piante. Come detto sono eventualità abbastanza improbabili per diversi motivi. Prima di tutto la Luna si allontana di 3,5 cm l'anno e poi se si avvicinasse, in base al principio della linea di Roche, la nostra Luna sarebbe distrutta alla distanza di 18.261 km. In quel caso verrebbe a crearsi una cintura di detriti attorno alla Terra come quella di Saturno.

sabato 5 ottobre 2013

MADRE TERRA E POI?

Terra vivibile per altri 1,75 miliardi di anni. Tranquilli terrestri, poi andremo su Marte Un gruppo di scienziati americani guidati da Andrew Rushdie ha studiato la durata della 'vivibilità' del pianeta. Aspettando di entrare nella 'zona calda' del Sole, gli esseri umani potrebbero deteriorare l'ambiente ed estinguersi molto prima. Per questo si stanno cercando altre alternative e sembra che il Pianeta rosso sia il favorito Lo leggo dopo Terra vivibile per altri 1,75 miliardi di anni. Tranquilli terrestri, poi andremo su MarteWASHINGTON - Basandosi sulla distanza dal Sole e sulle condizioni necessarie per mantenere l'acqua allo stato liquido, uno studio della University of East Anglia, in Gran Bretagna, ha decretato che la vita sulla Terra potrà durare ancora 1,75 miliardi di anni. Dopo di che il pianeta entrerà nella "zona calda" del Sole provocando l'evaporazione delle acque e l'estinzione della vita. Stando alla ricerca, pubblicata sulla rivista Astrobiology, la Terra diventerà inabitabile tra 1,75 e 3,25 miliardi di anni a partire da adesso. Ma questi risultati non tengono conto delle variabili "umane". "Naturalmente - ha spiegato Andrew Rushby, autore dello studio - le condizioni di abitabilità accettabili per esseri umani e altre forme di vita diventeranno difficili molto prima: un processo accelerato dai cambiamenti climatici di origine antropica. Gli esseri umani saranno in difficoltà già con piccoli aumenti di temperatura e, in prossimità della fine, solo certi microbi in ambienti nascosti potranno sopportare il calore". Stabilire il periodo di abitabilità della Terra è importante per evidenziare i tempi di evoluzione delle forme di vita complesse. Stando alle parole di Rushdy, questo lavoro "permette di capire la capacità degli altri pianeti di ospitare forme di vita". Studiando i tempi di evoluzione sulla Terra, il team di ricercatori ha ipotizzato che per svilupparsi, le forme 'intelligenti' necessitano di moltissimo tempo. "Naturalmente - sottolinea lo studioso - gran parte dell'evoluzione è soltanto questione di fortuna. Ma attraverso il nostro studio abbiamo capito che specie intelligenti come gli esseri umani non potrebbero emergere dopo pochi milioni di anni. Basta pensare che l'uomo per evolversi ha impiegato un tempo pari a 75% della vita 'abitabile' del pianeta". Gli astronomi hanno individuato circa 1.000 pianeti fuori del nostro sistema solare. La Terra è stato confrontata con otto attualmente in fase abitabile, tra cui Marte. "Se dovessimo trasferirci in un altro pianeta, Marte sarebbe sicuramente la meta favorita" ha detto Rushby. E spiegando il motivo di questa decisione lo scienziato ha sottolineato che il Pianeta rosso "è 'molto vicino alla Terra e rimarrà in una condizione di abitabilità fino alla fine del ciclo di vita del Sole, circa 6 miliardi anni".