mercoledì 27 marzo 2013

DA UN' ANTICA LEGGENDA DEL NORD

Da un’antica leggenda del Nord:

“tanti millenni fa, in un tempo lontano, ormai scomparso, viveva su un  pianeta del nostro sistema solare un popolo venuto  dalle Stelle che arrivò con carri di fuoco!

-          I Viaggiatori delle Stelle!
-          I Giganti dalla pelle blu
-          I Cavalieri  della nebbia.
-          I Nordici
-          I Guardiani
-          Gli osservatori
-          I Maestri della stella blu


Essi  portarono le loro conoscenze  in tutti i luoghi allora conosciuti.
Vissero per millenni tra gli indigeni che popolavano quel pianeta!
 Poi, un giorno alcuni di essi ripartirono, altri rimasero sul pianeta , mischiandosi con i nativi!
Alcuni  furono artefici delle scoperte che condussero  i nativi fino ad oggi.
Ancor oggi essi sono tra di noi!

Essi chiamarono quel pianeta Terra in ricordo del loro mondo lontano.

Scritta in Roma il 5 luglio del 1984 alle ore 23,00 rielaborata in base alle mie conoscenze di oggi aggiungendo solo  “ I MAESTRI DELLA STELLA BLU”
POST “  NOI E GLI EXTRATERRESTRI: MITI E LEGGENDE DEI NATIVI AMERICANI”
Autore Gianni Isidori  27 MARZO 2013

NOI E GLI EXTRATERRESTRI: MITI E LEGGENDE DEI NATIVI AMERICANI PARLANO DI ES...

NOI E GLI EXTRATERRESTRI: MITI E LEGGENDE DEI NATIVI AMERICANI PARLANO DI ES...: Vari studiosi delle tradizioni nativo-americane hanno trovato, similmente ad altre culture sparse in altre parti del mondo, molte leggende d...

giovedì 21 marzo 2013

CALENDARIO COSMICO

                                                                                  CALENDARIO COSMICO  SECONDO  CARL SAGAN
  1 GENNAIO                           NASCE L’UNIVERSO
  1 MAGGIO                            NASCE LA VIA LATTEA
  9 SETTEMBRE                      NASCE IL SISTEMA SOLARE
14 SETTEMBRE                      SI FORMA LA TERRA
25 SETTEMBRE                      COMPARE LA VITA SULLA TERRA
  2 OTTOBRE                           LE PIU’ ANTICHE ROCCE CONOSCIUTE
  9 OTTOBRE                           I PIU’ ANTICHI FOSSILI CONOSCIUTI
12 NOVEMBRE                       LE PIU’ ANTICHE PIANTE FOTOSINTETICHE
15 NOVEMBRE                       LE PRIME CELLULE NUCLEATE
                                                                                                             L’ULTIMO MESE
  1 DICEMBRE                    AUMENTA LA QUANTITA’ DI OSSIGENO
                                             PRESENTE NELL’ATMOSFERA TERRESTRE
 5 DICEMBRE                     GRANDI ERUZIONI VULCANICHE
                                            E FORMAZIONI DEI CANALI SU MARTE
16 DICEMBRE                   COMPAIONO I PRIMI VERMI
18 DICEMBRE                   COMPAIONO I PRIMI ORGANISMI CAPACI
                                            DI FABBRICARSI UN GUSCIO
19 DICEMBRE                   COMPAIONO I PRIMI Vertebrati, i Pesci
20 DICEMBRE                   COMPAIONO LE PRIME PIANTE VASCOLARI
                                            SUI CONTINENTI
21 DICEMBRE                   I PRIMI INSETTI; I PRIMI ANIMALI SI AVVENTURANO
                                            SUI CONTINENTI
22 DICEMBRE                   PRIMI ANFIBI E PRIMI INSETTI ALATI
23 DICEMBRE                   PRIMI ALBERI E PRIMI RETTILI
26 DICEMBRE                   PRIMI MAMMIFERI
27 DICEMBRE                   PRIMI UCCELLI
28 DICEMBRE                   SCOMPAIONO I DINOSAURI; COMPAIONO LE PRIME
                                            PIANTE CON I FIORI
29 DICEMBRE                   I CETACEI COLONIZZANO L’OCEANO;
                                            COMPAIONO I PRIMATI
30 DICEMBRE                   COMPAIONO I PRIMI OMINIDI
31 DICEMBRE ore  22,30’        PRIMI ESSERI UMANI
31 DICEMBRE ORE 23,00’        I PRIMI UOMINI LAVORANO LA PIETRA
31 DICEMBRE  ore 23,46’        USO DEL FUOCO
31 DICEMBRE  ore 23,56’        COMINCIA L’ULTIMO PERIODO GLACIALE
31 DICEMBRE  ore 23,58’        L’UOMO GIUNGE IN AUSTRALIA
31 DICEMBRE  ore 23,59’20’   FINISCE LA GLACIAZIONE; L’UOMO INVENTA L’AGRICOLTURA
                                                     E L’ADDOMESTICAMENTO DEGLI ANIMALI
31 DICEMBRE  ore 23,59’35’   PRIME CITTA’
31 DICEMBRE  ore 23,59’51’   INVENZIONE DELL’ALFABETO
31 DICEMBRE, ore 23,59’53    METALLURGIA DEL BRONZO
                                                                                           L’ULTIMO GIORNO
31 DICEMBRE, ore23,59’54’   METALLURGIA DEL FERRO
31 DICEMBRE ,ore23,59’56’   NASCITA DI CRISTO
31 DICEMBRE, ore23,59’57’   CADUTA DELL’IMPERO ROMANO; NASCITA DI MAOMETTO
31 DICEMBRE, ore 23,59’59’   PERIODO RINASCIMENTALE;NEL MONDO DELLE SCIENZE
                                                      TROVA AFFERMAZIONE IL METODO SPERIMENTALE
PRIMO SECONDO DELL’ANNO NUOVO      :  ORA !

IL CALENDARIO E’ STATO OTTENUTO SUPPONENDO CHE IL TEMPO TRASCORSO DALL’ORIGINE DELL’UNIVERSO
AD OGGI SIA DURATO UN ANNO.

MIA NOTA  : CIO’ NON ESCLUDE CHE DA UN’ALTRA PARTE DELL’UNIVERSO A NOI CONOSCIUTO E SCONOSCIUTO
SI SIANO VERIFICATE LE STESSE CONDIZIONI EVOLUTIVE DI VITA!

E CHE DA QUALCHE ALTRA PARTE , QUALSIASI MONDO ADATTO ALLA VITA SI SIA ESTINTO PER QUALSISI CAUSA A NOI  UMANI TERRESTRI E’ ANCORA SCONOSCIUTA!

CIO' NON ESCLUDE AFFATTO CHE ANTICHI VIAGGIATORI SIANO GIUNTI FINO A NOI, E CHE SIANO ANCORA TRA DI NOI!

giovedì 14 marzo 2013

GLI EXTRATERRESTRI

GLI EXTRATERRESTRI (  articolo di : l'autrice di questo articolo vuole la privacy, lo stesso articolo è in rete,per chi è incuriosito c'è la ricerca su INTERNET)
Gli alieni esistono?
Oggi sono in aumento le persone che credono che non siamo soli. A prescindere dal fatto che ritenere di essere gli unici in un universo praticamente sconfinato è a dir poco sinonimo di presunzione, occorre ammettere che le testimonianze su ufo ed alieni sono oltremodo cospicue. Questa ricerca parte dall’assunto che gli alieni esistono e che i loro contatti con l’uomo ci sono sempre stati, come prova la storia e non solo la più recente. Il termine ‘ufo’ non indica necessariamente la presenza di alieni. Esso sta per ‘Unidentified flying object’, cioè ‘Oggetto volante non identificato’ (in lingua francese: OVNI). Un oggetto volante non identificato non è detto sia necessariamente un disco volante; la storia dell’ufologia infatti riporta numerosi casi di presunti dischi volanti che poi non si sono rivelati tali. C’è anche da aggiungere che talvolta la cattiva visibilità, le condizioni meteorologiche, la stessa percezione ci possono ingannare: chi crede negli alieni vorrà vedere un disco volante, i più scettici penseranno che quell’ufo è un aereo, una luce o una qualsiasi altra cosa.

Primi avvistamenti ufo
La presenza di oggetti volanti è testimoniata fin dai tempi più antichi. Nella letteratura vedica troviamo vivide descrizioni di macchine volanti, astronavi definite vimana (che significa ‘come uccelli’). Tali macchine furono designate nel Rig Veda con il nome di ratha (veicolo) e anche nelle Upanishad.
L’astronave si muove secondo le previsioni ed è luminosa come il sole nelle alte regioni splendenti ed è come un pianeta nello spazio.
(Rig Veda IV. 37-40).
Vi sono altresì descrizioni del loro uso in guerra. La stessa Bibbia riporta casi di avvistamenti, come accadde al profeta Ezechiele. Nel tempio di Hator, a Dendera, disegnati sulle pareti possiamo osservare oggetti molto strani che paiono inequivocabilmente dischi volanti. Gli storici di Atlantide sostengono che nel continente scomparso, soprattutto nell’età dell’oro, gli abitanti erano in continuo contatto con esseri evoluti di altri pianeti e che questi, venendo a far visita agli atlantidei, atterravano su vere e proprie piste aeree definite cosmoporti. La comunicazione telepatica era possibile in quanto l’atlantideo dell’età dell’oro era pura coscienza, non avendo né ego, né corpo fisico.

Classificazione degli extraterrestri
Classificare gli alieni in modo esaustivo è un’impresa ostica nonché ardua. Gli alieni sono tantissimi, forse infiniti. A questo punto è bene precisare che per gli alieni… gli alieni siamo noi. E’ SEMPRE E SOLTANTO QUESTIONE DI PUNTI DI VISTA. Gli alieni vengono sulla Terra per vari scopi:
- studiarci
- rubarci energia
- aiutarci (ad esempio, tramite i cerchi nel grano).
Essi stabiliscono contatti con noi a livello telepatico oppure, nel caso dei cerchi nel grano, il contatto è subliminale essendo i cerchi dei simboli il cui significato profondo scende direttamente nell’inconscio. In Antropologia degli alieni di Centini, Grezzo e Tacchino, vengono riportate varie classificazioni:
- umanoide di tipo alfa: sono i grigi, cioè gli alieni più famosi, quelli di cui si sa più frequentemente che fanno esperimenti sugli umani, li rapiscono o li uccidono
- umanoide di tipo beta: fisicamente sono uomini come no,i ma effettivamente sono alieni. In questa categoria rientrano in men in black, i beta F e i giganti. I men in black sono uomini vestiti di nero, fanno parte dei servizi segreti e hanno lo scopo di bloccare le ricerche che rendono pubblico il fenomeno UFO. I beta F sono dotati invece di rara bellezza, mentre i giganti sono esseri altissimi (potrebbero essere gli eredi di Atlantide? Ricordiamo che gli atlantidei erano dei giganti). Una categoria piuttosto nota è quella dei giganti del nord, che si trovano nei luoghi settentrionali freddi; sono molto belli, sovente biondi. Essi affermano di essere di origine venusiana ma hanno anche basi su Marte.
- umanoide di tipo gamma
- umanoide di tipo delta
Questi ultimi due tipi sono riconducibili alla figura del mostro o dell’uomo selvatico. Oltre all’uomo, all’ominide e al mostro, l’alieno può presentarsi altresì sotto forma di robot o di apparizione evanescente, ad esempio nelle sembianze di una nuvola multiforme o di un essere fosforescente. In questo caso però, più che di alieni, si dovrebbe parlare di forme energetiche.

Sei tipi di incontri ravvicinati
Ci sono sei categorie di contatti con gli alieni:
1) primo tipo: solo avvistamento, non c’è contatto
2) incontro ravvicinato di secondo tipo: c’è un contatto visivo e una prova, ad es. impronte sul terreno
3) incontro ravvicinato di terzo tipo: c’è il confronto diretto tra l’uomo e l’alieno
4) incontro ravvicinato di quarto tipo: rapimento dell’umano da parte degli alieni per fini di ricerca
5) incontro ravvicinato di quinto tipo: l’umano e gli alieni sono in contatto tramite modalità occulte e metafisiche
6) incontro ravvicinato di sesto tipo: l’umano è ferito e muore a causa degli extraterrestri
I rettiliani sono una categoria di alieni piuttosto nota al pubblico, ultimamente. Si chiamano così perché hanno forma di lucertola e occhi gialli con riflessi rossi. Si dice che i rettiliani siano cattivi, che ci spiino, che ci manipolino e che ci rubino energia. Alcune testimonianze, come quella riportata dalla cantante americana Pamela Stonebrook, spiegano che i rettiliani sono in grado di trasformarsi in umani, quindi in realtà noi non possiamo sapere con certezza se abbiamo accanto un umano o un rettiliano.
Ma i rettiliani sono buoni o cattivi? Si sostiene che essi siano “cattivi”, ma che possano fare del male solo a chi sta nell’ombra, cioè a chi vive al loro stesso livello energetico. Se siamo capaci di vivere nell’amore, il rettiliano lo comprende, avverte una vibrazione diversa e non è attratto da noi. L’unico modo a disposizione per sapere se accanto a noi c’è un possibile rettiliano è quello della percezione intuitiva: che sensazione mi trasmette questa persona? Se mi invia una sensazione molto negativa potrebbe trattarsi di un rettiliano.

I luoghi del mistero
Esistono nel mondo numerosi luoghi del mistero, sui quali l’uomo si è posto delle domande senza mai riuscire a trovare risposte. Parliamo delle piramidi egiziane, ma anche di Matchu Pitchu (nelle Ande peruviane), costruita con sassi pesantissimi, spostati e lavorati in modo inspiegabile, visto che i nativi americani non conoscevano affatto la ruota! Per non parlare poi del Messico, dell’Isola di Pasqua, di Stonehenge, le cui costruzioni presentano una tale complessità per l’epoca in cui sono state create che l’uomo non riesce a dare un senso alla loro perfezione.
Si sostiene che tali siti siano stati creati con l’aiuto di extraterrestri che abbiano supportato l’uomo con le loro avanzate conoscenze tecnologiche. Questa potrebbe essere un’ipotesi valida ma oggi gli storici e gli atlantologi ritengono più corretto sostenere che queste costruzioni siano i resti di Atlantide che, come summenzionato, erano in contatto diretto con civiltà aliene.

I cerchi nel grano
Il fenomeno dei cerchi nel grano (definiti anche crop circle o pittogrammi) ha iniziato ad avere eco negli anni ‘90, ma essi erano presenti già negli anni ‘70. Nel ‘90 e nel periodo successivo il fenomeno è divenuto più evidente poiché i crop sono aumentati di numero e complessità suscitando enorme interesse nell’opinione pubblica. I crop circle rappresentano, quasi tutti, simboli di geometria sacra con un significato molto profondo per il nostro inconscio. I più scettici continuano a sostenere che i crop circle siano “scherzi” di umani, ma un’analisi oculata ed attenta, scevra di pregiudizi, mostra un versante più ricco del fenomeno.
I crop circle non possono essere di origine umana, per svariate ragioni: per la coincidenza con cui essi puntualmente si snodano in prossimità di luoghi sacri o corsi d’ acqua, per le interferenze che vi si presentano, per le strane luci antecedenti la loro apparizione e perché il grano non è spezzato ma semplicemente piegato e continua a crescere anche in tal modo. Un uomo potrebbe fare tutto ciò? Gli umani ci hanno provato ma non sono riusciti nel loro intento. Lo scopo dei crop circle è quello di metterci in contatto con la parte più profonda di noi, poiché viviamo in periodo critico, sia dal punto di vista storico che evolutivo. Ormai non ha più importanza sapere chi ha creato i cerchi nel grano, è urgente sapere cosa essi vogliono comunicarci, cioè che dobbiamo evolvere spiritualmente. Studi molto recenti, per concludere, prospettano l’ipotesi che essi siano la manifestazione fisica di una ‘legge sonica universale’, la medesima legge che regola la precessione equinoziale, legge che ritroviamo codificata nei rosoni delle antiche cattedrali gotiche, negli antichi siti egiziani ed americani e, in modo sbalorditivo, secondo ricerche attualmente in corso, nello stesso atomo, dunque nell’intero esistente.

Ipotesi sull’origine aliena dell’uomo
Secondo Z. Sitchin noi non deriviamo unicamente dai primati, ma anche dagli alieni, abbiamo cioè in noi una parte divina che ci è stata donata dagli alieni medesimi. In particolare, sembrerebbe che dentro di noi sia codificato 1/3 del DNA umano e 2/3 di DNA divino, dove per divino si intende di provenienza aliena. Sitchin sostiene che i Sumeri siano il prodotto dell’accoppiamento con una razza aliena di aspetto simile al nostro (perché noi siamo “a loro immagine e somiglianza”). Si tratterebbe di esseri intelligenti che i Sumeri chiamavano Anunnaki (figli del dio An) e che la Bibbia chiama Nephilim. Erano giganti (Genesi 6,4) e venivano da un pianeta che ha un’orbita ellittica simile a quella delle comete, che transita tra Marte e Giove ogni 3.600 anni: il dodicesimo pianeta.
Praticamente, secondo il professor Sitchin, la selezione naturale di Darwin si è verificata e ha prodotto i primati superiori dai quali discendiamo. Poi, grazie agli Anunnaki, vi fu il salto evolutivo verso l’Homo sapiens. Secondo la sua teoria le cose sarebbero andate così: gli Anunnaki avrebbero iniziato a visitare la Terra mezzo milione di anni fa e le loro gesta sono quelle che leggiamo nell’Antico Testamento o nel Poema di Gilgamesh. In seguito avrebbero colonizzato il pianeta. Avendo bisogno di persone che lavorassero nelle miniere in Africa avrebbero creato “l’uomo” che corrisponde all’Homo sapiens, il quale fu generato appositamente per lavorare nelle miniere. L’uomo sarebbe nato quindi nell’attuale Africa, in corrispondenza con la teoria darwiniana. Una volta creato, l’uomo avrebbe avuto due opportunità:
- carpire agli alieni il segreto per evolvere, cioè per non essere unicamente un lavoratore
- le donne terrestri si sarebbero accoppiate con gli extraterrestri, infatti la Bibbia riporta che gli dei si innamorarono delle figlie degli uomini. Nella Genesi(6, 2) leggiamo che i figli di Dio, vedendo che le figlie degli uomini erano adatte, si presero in moglie tutte quelle che loro piacevano. Da questo accoppiamento lantidei erano dei giganti e forse anche i lemuri) e molti di questi esseri sarebbero nati, secondo l’autore, i giganti, cioè una razza perfetta (gli atdivini (alieni) sarebbero ancora qui sulla terra. Alcuni sostengono che dall’accoppiamento tra un essere divino ed un uomo nasca un “semidio”: un individuo biondo con gli occhi azzurri. Altri, di contro, sostengono che questo tipo di individuo nasca dall’accoppiamento di due semidei.

Riflessioni e comparazioni
Qui si rendono necessarie alcune riflessioni. Sul testo di Centini, Grezzo e Tacchino vi è una parte (scheda 9) in cui si parla di una tipologia di alieni descritti come esseri biondi e asessuati, simili agli angeli. Troviamo anche un’immagine ed è sorprendente constatare come l’espressione del viso di questi alieni, e in particolare i loro occhi (molto grandi), somiglino alle raffigurazioni dei Sumeri presenti nel libro di Kramer I Sumeri alla radici della storia. In questo saggio le foto riportate, nonché i miti dei Sumeri, lasciano molto spazio per pensare che la teoria di Sitchin non sia affatto fantasiosa.
Drunvalo Melquizedeq invece, in L’antico segreto del fiore della vita, vol. II, propone una visione simile a quella di Sitchin, ma con una leggera variante: per lui noi siamo nati dall’accoppiamento di due razze aliene, gli Anunnaki (tridimensionali) e i Siriani (quadrimensionali); anche questi ultimi erano dei giganti. Duemila anni dopo questo accoppiamento sarebbero nati i primi individui umani, precisamente a Gondwana, isola (o area, non si sa di preciso se fosse un isola o un insieme di terre) posta ad ovest dell’Africa e che oggi non esiste più. Non a caso i miti della creazione di popoli occidentali africani asseriscono che essi hanno avuto origine da un’isola, Gondwana, appunto. Ciò troverebbe conferma ancora una volta nella tesi che sostiene che la razza umana sia nata in Africa. Secondo Sitchin la razza umana è nata 300.000 anni fa. Secondo Melquizedeq 200.207 anni fa.
Nel testo di Kramer leggiamo che “alla base delle idee e dell’ideale etico dei Sumeri era il ‘dogma’ che l’uomo fosse stato fatto di argilla per servire gli dei”.
I Sumeri hanno due poemi mitici che rispecchiano pienamente l’assunto di Sitchin. Di questi poemi uno è interamente dedicato alla creazione dell’uomo, l’altro illustra perché l’uomo è stato creato e parla di un contrasto tra due divinità minori. Il primo poema spiega che prima della nascita dell’uomo furono creati sei tipi di esseri imperfetti: gli ultimi due tipi erano una femmina sterile ed un essere asessuato. Questi esseri imperfetti potrebbero essere quelli che noi conosciamo come uomini primitivi? Il secondo poema mitico invece parla di due dei (il dio del bestiame Lahar e sua sorella Ashnan, dea del grano) che furono creati nella sala di creazione degli dei, affinché gli Anunnaki avessero di che nutrirsi e vestirsi. Questo poema ha dunque portato i Sumeri a ritenere che l’uomo fosse nato per servire gli dei e da ciò scaturì la loro devozione verso le divinità. Come possiamo notare, quindi, i miti dei Sumeri lasciano largo spazio affinché le teorie di Sitchin e di Melquizedeq circa la creazione dell’uomo non vengano accantonate come frutto di pura fantasia, anzi, comparando le varie fonti possiamo notare che tutti i pezzetti del puzzle coincidono.

Conclusione
Non è facile parlare di extraterrestri. Come ogni cosa tutto è riconducibile all’esperienza ed alla conoscenza dell’uomo, in definitiva alla coscienza. C’è chi crede, c’è chi non crede. Eppure in questi ultimi tempi gli avvistamenti di UFO si sono moltiplicati… strani segni appaiono nei cieli. Alcuni affermano che siamo alle soglie di un cambiamento epocale, altri parlano di spostamento dell’asse terrestre, inversione dei poli e chi più ne ha più ne metta. Se dovesse davvero verificarsi un terribile sconvolgimento planetario, saranno forse gli alieni a salvarci? O… la nostra consapevolezza, ovvero la nostra coscienza?
Per la realizzazione di questo articolo si ringrazia Luigina Marchese.

Autore:  chiede la privacy Messo on line in data: Dicembre 2007
Ultimo aggiornamento: Aprile 2010

sabato 9 marzo 2013

LA SCOPERTA DELLE TERRE ALDILA' DEL MARE, QUELLE CHE CHIAMIAMO AMERICHE



FONTE METEO WEB

L’America in realtà fu scoperta dagli antichi romani: ecco le prove

sabato 9 marzo 2013, 16:07 di

Emergono nuovi, convincenti indizi archeologici sulle antiche frequentazioni commerciali delle Americhe da parte di navi romane: li ha illustrati, in una conferenza a margine della rassegna bolognese di cinema archeologico “Storie dal Passato“, il divulgatore scientifico Elio Cadelo, con una ghiotta anteprima della nuova edizione del suo libro “Quando i Romani andavano in America“, ricco di sorprendenti rivelazioni sulle antichissime navigazioni dell’umanita’.
Un indizio forte si deve alle nuove analisi del Dna dei farmaci fitoterapici rinvenuti in un relitto romano davanti alle coste toscane: il naufragio avvenne a causa di una tempesta fra il 140 e il 120 a.C., quando Roma era ormai la super-potenza del Mediterraneo dopo la distruzione di Cartagine. Su quella sfortunata nave viaggiava anche un medico, del quale il relitto ha restituito il corredo: fiale, bende, ferri chirurgici e scatolette chiuse contenenti pastiglie molto ben conservate, preziosissime per la conoscenza della farmacopea nell’antichita’ classica. Le nuove analisi dei frammenti di Dna dei vegetali contenuti in quelle pastiglie “hanno confermato l’uso, gia’ noto, di molte piante officinali, tranne due che – ha spiegato Cadelo nella sua relazione alla Rassegna, organizzata da Ancient World Society – hanno destato forte perplessita’ fra gli studiosi: l’ibisco, che poteva solo provenire da India o Etiopia, e, soprattutto, i semi di girasole“.
Ma il girasole, secondo le cognizioni fino a ora accettate, arrivo’ in Europa solo dopo la conquista spagnola delle Americhe: il primo a descriverlo fu Pizarro, raccontando che gli Inca lo veneravano come l’immagine della loro divinita’ solare. Abbiamo successivamente accertato che il girasole era coltivato nelle Americhe fin dall’inizio del primo millennio a.C., ma ancora non avevamo alcuna traccia della sua presenza nel Vecchio Mondo, prima della sua introduzione a opera dei Conquistadores. E’ questo un altro tassello che si aggiunge ai moltissimi altri, spiegati nel libro di Cadelo, che documentano traffici commerciali insospettati: come il sorprendente rinvenimento – altra novita’ – di raffinati gioielli in vetro con foglie d’oro, provenienti da botteghe romane di eta’ imperiale: erano in una tomba principesca giapponese, non lontano da Kyoto. Si tratta di perline che i mercanti navali romani portavano spesso con se’, come oggetto di scambio. Ma non e’ necessario pensare che fossero proprio romani, i mercanti che le portarono fino in Giappone: quei gioielli potrebbero essere stati scambiati anche su altri approdi, prima di arrivare in Estremo Oriente. Peraltro, monete romane sono state restituite da scavi effettuati anche in Corea e perfino in Nuova Zelanda. Altre prove delle antiche frequentazioni navali americane di Fenici e Romani sono gia’ descritte nella prima edizione del libro di Cadelo, dove – fra l’altro – si sfatano alcune sconcertanti nostre ignoranze sulle cognizioni astronomiche dei nostri antenati: per esempio, c’e’ una poco frequentata pagina della “Naturalis Historia” di Plinio il Vecchio dove si spiega che il moto di rotazione della Terra attorno al proprio asse e’ dimostrato dal sorgere e tramontare del Sole ogni 24 ore (un millennio e mezzo prima di Copernico). E Aristotele si diceva certo che fosse possibile raggiungere l’India navigando verso ovest: se Cristoforo Colombo avesse potuto esibire quella pagina aristotelica, si sarebbe risparmiato tanta fatica durata a convincere i regnanti di Spagna a concedergli le tre caravelle.

mercoledì 6 marzo 2013

FINO ALLA FINE DEL MONDO

Gianni Isidori Alias GJXIII, per UCRONIA



                                              LA FINE DEL MONDO

   Faceva freddo, quella sera dicembre,il cielo era stellato, la mezzaluna risplendeva tra una manciata di nuvole bianche che disegnavano strane figure nel cielo notturno,l’uomo vestito di abiti consunti avanzava lungo la strada,spingendo un carrello della spesa ,dove c’era tutta la sua vita. Stranamente,quella notte era silenziosa,  c’era poca gente per strada,un  cane abbaiava da un terrazzo lontano.
-cavolo sono finiti tutti? Brontolò tra se,cavò di tasca una bottiglia,se la portò alla bocca:poche gocce!
Spaziò con lo sguardo fin verso l’angolo della via: la luce gialla dell’insegna lo rassicurò del bar aperto, lì poteva rifornirsi di un buon brandy!Silenzio! Parcheggiò il carrello, legando al palo della luce.
Frugò in fondo alle tasche del vecchio cappotto, cavò una manciata di monete: mise a fuoco con fatica:10 euro in monetine color rame,di quelle che la “brava gente” rifiutava  -quasi quasi mangio pure qualcosa di caldo! Entrò ,togliendosi il colbacco di pelliccia, che la “brava gente”, aveva buttato nel cassonetto della raccolta dei rifiuti, si guardò attorno,il locale era vuoto, l’orologio digitale al quarzo,sulla parete color indaco: segnava le 22,oo! Le immagini del canale via cavo, trasmettevano le immagini in bianco e nero della “guerra dei mondi” del 1953 riconobbe subito quel film lo aveva visto con interesse in un’altra vita, l’uomo seduto alla cassa era obeso, il mozzicone della sigaretta senza filtro penzolava dall’angolo delle labbra.
-buona sera buon uomo, salutò
L’uomo obeso,lo squadrò con uno sguardo dal basso all’alto
-sto per chiudere!
-vorrei solo un qualcosa di caldo, ho di che pagare,fece poggiando le monetine sul bancone.
l’uomo obeso le contò usando la punta di una penna.
-Che vuoi? Chiese
-quello che puoi darmi.
L’uomo obeso,si avvicinò alla macchina del caffè, armeggiò e gli porse una tazza di latte fumante e alcuni cornetti , rinsecchiti.
-questo posso darti!
-grazie. Le posso fare una domanda?
-se è breve si!
-ma dove sono finiti tutti?
L’uomo obeso s’accese un’altra sigaretta- da dove vieni amico?non lo sai che è la vigilia della fine del mondo?
L’uomo vestito di abiti consunti,buttò lo sguardo sul calendario a muro alle spalle dell’uomo obeso:
20 dicembre 2012.
-ma va là sorrise è uno scherzo!
-fa come ti pare io chiudo e vado a casa!
L’uomo vestito di abiti consunti,riprese il carrello e di nuovo si avviò per le strade deserte,mentre il rumore della serranda calata ruppe il silenzio della notte!
Eh si faceva freddo, si ricordò che poco lontano,c’era la grata da dove usciva l’aria calda di un condizionatore,sperando che non era stato occupato da qualcun altro!
Si  vide superare dalla corsa di un ragazzo e una ragazza: vai a casa fratello gli urlò il ragazzo : c’è la fine del mondo!
-io non sono il fratello di nessuno! Gli contro urlò .
Arrivò alla sua “casa”, sistemò i cartoni all’esterno, si sdraiò al caldo dell’aria calda che usciva!
Si coprì coi fogli di giornale, fu allora che lo sguardo si posò sul titolo a grandi lettere
“BEATI GLI ULTIMI, PERCHE’ SARANNO I PRIMI”
-magari, mormorò!guardò il cielo stellato: era una bella sera, altro che la fine del mondo!
Fu in quel momento, tra quei pensieri, che vide qualcosa di luminoso, immenso , spuntare da dietro la Luna! Come un raggio di luce che si diresse verso di lui!
D’un tratto altri milioni di raggi di colori diversi come a disegnare un arcobaleno di luci in quella notte di dicembre.

sabato 2 marzo 2013

L'AMERICA SENZA GLI EUROPEI DI gianni isidori alias GJXIII per UCRONIA

Mi sono sempre chiesto come sarebbe stato il mondo se Cristoforo Colombo non fosse tornato in Europa dopo aver scoperto le Indie Occidentali. Ho così immaginato questa ucronia.
Anno 1000: i Il Norvegese Gunnbjorn Ulfsson venne spinto sulle coste di quello che oggi si chiama Labrador. Più tardi il capo Vichingo Leif, detto il Fortunato, approdò in una Terra che egli chiamò Vinland (Terra dei vigneti selvatici); esse corrispondono all’attuale regione del fiume San Lorenzo, nel Canada. Intorno agli anni 1250/1280 le colonie dei vichinghi si fusero con le popolazioni locali.
I Maya non scomparirono, e diedero vita a un impero unitario, potente e temuto delle altre popolazioni del Sud. Si scoprirono ottimi navigatori: usando le loro canoe che raggiungevano la lunghezza di 20 metri, scavate nei tronchi di cedro, iniziarono a commerciare con le popolazioni marittime del Sud, e si spinsero fino alle coste della Cina, dove impararono l’uso della polvere da sparo, che scambiarono con le loro conoscenze astronomiche. Il regno Mayapan si estese fino ai confini del Venezuela, controllando di fatto quella parte di Oceano che oggi chiamiamo Atlantico.
Un altro popolo si affermò al nord dell’impero di Mayapam: i Mexica (Aztechi), che occuparono tutto il territorio oggi identificato con il Messico e la California, in guerra perenne con i Maya, e posero la capitale a Tenochtitlàn, oggi Città del Messico.
Le popolazioni dell’attuale Nord america, vistesi schiacciate al sud dagli imperi Maya e Mexica, si riunirono sotto il consiglio delle 550 nazioni, chiamando quella terra Lakota , in ringraziamento del grande Nativo che riuscì dopo 50 anni di trattative a riunire tutte le tribù nomadi e guerriere sotto un’unica bandiera, mantenendo le loro tradizioni, ma consapevoli di difendere la loro identità.
Nel Sud delle Americhe si impose la cultura Chimu, diventando di fatto una grande potenza ed estendendosi su tutto il territorio dell’attuale Perù. Intorno al 1250 cominciò ad affermarsi un altro popolo dalle origini misteriose, forse proveniente dal Nord del continente via mare per approdare in quel territorio che oggi chiamiamo Perù : gli Inca, così detti dal loro sovrano. Negli anni intorno al 1438 rafforzarono la loro potenza assoggettando numerose tribù locali, La loro conoscenza militare ebbe il sopravvento sulle altre tribù , sgominando i Chimu nella battaglia di Anta. Nasce così l'Impero Naymlap con capitale Cuzco. Più a Nord si imposero invece gli Akakor, un popolo rispettato e temuto sia per la sua forza militare che per le fattezze fisiche, diverse da tutti gli altri abitanti del continente, tanto che erano detti anche i “figli degli dei”. Essi erano dediti all’astronomia, e alla cura della Terra in cui vivevano, e non permettevano a nessuno di attraversare il proprio territorio. Più a Sud invece sopravvive il regno dei Michù.
Venerdì 12 ottobre 1492: al grido di "Terra, terra!" tre caravelle giunsero in vista di quelle che credevano essere le Indie Occidentali. L’ammiraglio Colombo sbarcò in quella nuova terra che chiamò San Salvador, osservò quei “selvaggi” che gli venivano incontro e si sentì orgoglioso d’aver donato alla madre Europa nuove terre da esplorare.
Fu allora che vide avanzare, protetto da una moltitudine di guerrieri con i copricapi piumati, colui che pareva un capo. Colombo si diresse verso di lui con la mano in segno di pace. L'uomo estrasse qualcosa che agli occhi dei naviganti parve una spada: la testa dell’ammiraglio Colombo rotolò sulla sabbia, il capo infilò con forza il pugnale di ossidiana nel cuore dell’uomo ucciso, lo estrasse e lo mostrò in segno di vittoria alla sua gente.
I marinai delle tre caravelle che avevano assistito all’uccisione non ebbero miglior sorte, le tre caravelle vennero attaccate e bruciate, molti marinai uccisi e altri fatti prigionieri. Da quel momento la storia cambiò!

TRILOGIA 1975 DI Gianni Isidori

QUELLI DI IERI

-Papà,chi siamo noi?
-Noi siamo coloro che non siamo più.
-Che vuoi dire?
-Siamo quelli di eri,l'essenza di un sogno,i discendenti di una creatura meravigliosa.....
-Come si chiamava?
-Uomo.....

L'UOMO
-Papà,chi era l'Uomo?
-Un essere grande e potente...
-E dove è ora?
-Non c'è più.
-Dov'è?
-Distrutto dal suo io......
-Papà cos'è quel puntino laggiù?
-Si chiamava Terra....

TERRA

-Papà cos'era la Terra?
-La Terra figlio mio, era un mondo meraviglioso dove l'odio per il diverso uccise quella briciola di vita, chiamata amore....