martedì 26 febbraio 2013

OCEANO INDIANO

Fonte www.agi.it


Oceano Indiano: 'spunta' nel mare un continente di 90 mln anni fa
11:55 26 FEB 2013
(AGI) - Londra, 26 feb. - L'Oceano indiano e alcune delle sue isole potrebbero trovarsi al di sopra dei resti di un antico continente 'smembrato' dai movimenti della tettonica a zolle fra 50 e 100 milioni di anni fa. La ricerca di un team composto da scienziati da Norvegia, Germania e Gran Bretagna, coordinato dall'Universita' di Oslo, e' stato pubblicato su Nature Geoscience. Gli scienziati hanno svolto una indagine che ha compreso la mappatura della gravita', analisi delle rocce e i movimenti delle placche arrivato a concludere che molti punti dell'Oceano indiano, nascondo i resti di una massa di terra preistorica che hanno chiamato Mauritia. L'Oceano Indiano, a detta dei ricercatori, potrebbe essere pieno di questi frammenti continentali, che sono stati poi oscurati dalla lava eruttata dai vulcani sottomarini. Gli scienziati sono stati capaci di mostrare che i posti dell'oceano che presentano anomali gravitazionali come Madagascar, Mauritius, Seychelles, Maldive, fino a 90 milioni di anni fa potrebbero essere stati attaccati all'India. La superficie rocciosa delle Mauritius presenta infatti non solo la tipica crosta oceanica (basalto) ma anche zirconi, minerali associati alla crosta continentale. Secondo gli scienziati, del magma oceanico si sarebbe scavato la strada attraverso pezzi di preesistente crosta continentale sul fondo del mare, e in questo processo, avrebbe portato via gli zirconi, integrandoli poi nella lava basaltica di queste spiagge.

lunedì 25 febbraio 2013

LASSU',DOVE NESSUNO E' MAI GIUNTO PRIMA

UNA STORIA FANTASY (MA NON TROPPO):LA VERITA' (FORSE) SULLO STRANO "OGGETTO",VISTO ATTORNO AL SOLE
pubblicata da Gianni Isidori il giorno Venerdì 30 marzo 2012 alle ore 15.47 ·FACEBOOK
La nave da  battaglia  SUMER, lasciò la curvatura 20  e sbucò dall’altra parte dell’universo conosciuto ,in quella che le altre confederazioni chiamavano “Via Lattea”.
 LA SUMER proveniva dalla galassia ASGHARDH  dal 10 pianeta conosciuto come ASI, era una nave da battaglia che aveva partecipato alla guerra  per la sovranità  del pianeta AURGELMIR, e la guerra per la sovranità  era durata ben 30 anni terrestri,senza esclusione di colpi ,ma alla fine la guerra contro  gli XHAGUAR ,e il loro comandante  KAR OBA,alleati dei Primordiali  era stata vinta. Il pianeta , AURGELMIR era un pianeta minerario
,ricco di NAQUADAH  uno dei materiali più forti e resistenti dell’intero universo conosciuto, che veniva estratto dagli [URBOS ,esseri di metallo che si era fatto vivo],per costruire le navi da battaglia  SUMER , in grado di sopportare altissime temperature, come  la barriera di fuoco dei due soli del sistema da cui proveniva la, SUMER   era un materiale allo stato liquido,custodito  prima dagli “ANTICHI”,coloro che avevano civilizzato una parte degli Universi, conosciuti un materiale che venne usato per la costruzione appunto delle navi, SUMER.// Gli XHAGUAR,una  razza di esseri molecolari creati artificialmente //,i più  temibili saccheggiatori e predatori  degli Universi conosciuti  provenienti dalla galassia KRESH’T , che ribellandosi ai loro creatori avevano  capito,l’importanza del DRAUPNUR , col quale costruire astronavi da guerra in grado di rigenerarsi e diventare i padroni dei mondi , Gli XHAGUAR,sottomettendo gli URBOS,avrebbero avuto il controllo di  AURGELMIR ,e del  NAQUADAH 
Erano riusciti a costruire una propria flotta per l’attacco ad AURGELMIR ma il tutto era fallito con l’intervento della flotta SUMER .Una guerra durata 30 anni terrestri,alla fine sconfitti dalla federazione dei pianeti di ASGHARD.
La, SUMER aveva inseguito una  delle navi da guerra dei XHAGUAR,fino ai confini dell’universo conosciuto,i missili fotonici al cobalto  avevano fatto il loro dovere.
Ma adesso le riserve di energia erano quasi esaurite,dopo l’inseguimento durato ben 5 anni terrestri.
Tutte le navi da battaglia SUMER,erano alimentate  da un motore a fusione atomica che sfrutta gli atomi di idrogeno in grado di canalizzare gli atomi di idrogeno,di accelerarli e di concentrarli fino alla fusione in elio, trasformando la materia in energia sufficiente per i viaggi interstellari.
In quella galassia c’era un unico sole,capace di rifornire di idrogeno i serbatoi della SUMER
La nave si diresse verso la corona della stella chiamata dagli abitanti del III pianeta :Sole.
La temperatura era inimmaginabile e insopportabile per qualunque cosa si avvicinasse alla Stella,ma non per la SUMER ,che grazie al KAPBION,era in grado di rigenerare le sue molecole, e di riempire i serbatoi di idrogeno.
Il comandante guardò incuriosito il 3^ pianeta,e pensò cosa potessero pensare gli umani di quell’oggetto così vicino al loro Sole,che di certo stavano osservando con i loro mezzi “primitivi”.
A volte si era chiesto come mai,ancora non c’era stato un contatto ravvicinato definitivo  con quel mondo. Da sempre il 3^ pianeta aveva suscitato l’interesse dei popoli sparsi negli UNIVERSI,e del resto era così per ogni pianeta che si apprestava a” ricevere la vita”. Molte razze erano scese sul 3^ pianeta,e in modo discreto e intelligente erano riusciti a trasmettere le conoscenze perché progredisse per raggiungere quel grado di civiltà e di progresso per farlo  entrare di diritto nella confederazione dei Pianeti. Ma l’evoluzione “umana”,si era rivelata sempre difficile,e antiche civiltà  terrestri che avevano raggiunto un grado di conoscenza superiore si erano auto distrutte. Ma la razza terrestre umana s’era rivelata,forte e capace di tornare ogni volta a rigenerarsi. Ma era un popolo debole e  bellicoso, valoroso e geniale,ma capace appunto di farsi del male solo per manifestare la superiorità l’uno sull’altro,e alcune “razze” aliene s’erano confuse con gli umani terrestri,per provare a cambiare la loro natura. inutilmente
[   “I GUARDIANI DELL’UNIVERSO “  che curavano la pace e l’equilibrio dei tempi e delle dimensioni ,erano i diffusori di luce] ,autorizzarono  “GLI ANTICHI” ,dopo una delle terribili guerre che l’umano terrestre aveva attuato,e con  l’esplosione Nucleare nell’anno terrestre 1945, decisero che era giunto il momento della “rivelazione”,onde impedire una nuova autodistruzione,decisero contattare direttamente  gli umani terrestri,inviando  una nave per il contatto nell’anno terrestre indicato come 1947,in una località del paese più potente del III pianeta,ma la nave per un errore dei computer , si schiantò,a ROSWELL .
E lì, si dimostrò tutta la barbarie degli umani terrestri,che catturando l’equipaggio superstite della navetta di “contatto” venne sottoposto alle più crudeli torture ed esperimenti,ed
Fu così che “GLI ANTICHI” sospesero il programma di contatto diretto riprendendo il contatto fino ad allora intrapreso,con terrestri umani selezionati con alte qualità,aiutati dagli esseri delle stelle che vivevano in mezzo a loro,e che non si erano mai rivelati,  terrestri umani,capaci un giorno,di essere i coordinatori per il contatto ufficiale diretto,ma fino alla data terrestre 2012,questo non era avvenuto : L’umano terrestre era ancora un essere incompiuto.
Il comandante, GILGAMESH guardò ancora una volta il III pianeta,e sperò che un giorno potesse essere lui a stabilire il primo contatto.
LA SUMER  portò i motori ricaricati a curvatura 30 e sparì  dentro quello che gli umani terrestri chiamavano “ buco nero”,aldilà dell’universo conosciuto,nella galassia di  ASGHARDH

Riferimenti: MITOLOGIA NORDICA,    SERIE :STARGATE  SG1,     SERIE :STAR TREK                                                                                           SERIE: GILGAMESH DI ROBIN WOOD E LUCHO OLIVERA (SPERO CHE GRADISCANO)
  SUMER E’ IL NOME DATO DA GILGAMESH AL “NUOVO MONDO”, KAR OBA e i  Primordiali e  LA PARTE INSERITA TRA’ LE //..//,è tratta dalla serie  “L’UNICA STRADA”  LA PARTE TRA’ […]  è TRATTA DALLA SERIE CONCLUSIVA DELLA SAGA GILGAMESH  “IL GUARDIANO”.
UN RACCONTO FANTASY SCRITTO DA GIANNI ISIDORI  IN DATA 30/03/2012

CURIOSITA' SUL PIANETA TERRA

FONTE: SETTEMUSE.IT


Curiosità sul pianeta Terra


Le misure del Pianeta Terra.

La Terra è il quinto pianeta del sistema solare per dimensioni. Ha la forma di un geoide, una sfera leggermente schiacciata ai poli. Il diametro, in corrispondenza dell'equatore, misura 12.756,8 km; in corrispondenza dei poli è di 12.712 km circa.

La superficie terrestre misura circa 510.101.000 km2, di questi, circa il 71% è occupato da mari e oceani.
Il volume della Terra è di 1.083 miliardi di chilometri cubi, la sua massa si aggira sui 5.977 miliardi di tonnellate.

Dividendo la massa per il volume si ottiene la densità media del nostro pianeta, che risulta essere circa 5,5 volte quella dell'acqua distillata a 4 gradi centigradi. Ciò significa che se la Terra fosse interamente costituita da un unico materiale omogeneo, un centimetro cubo peserebbe 5,5 grammi.


Quanto pesa il Pianeta Terra?

I calcoli più recenti hanno stabilito che la Terra pesa 5.975 miliardi di miliardi di tonnellate.

Il britannico Henry Cavendish fu il primo a tentare di scoprire il peso (o, meglio, la massa) della Terra.

Cavendish usò una bilancia particolarissima, che chiamò “bilancia di torsione”. Era costituita da una sbarra con due sfere alle estremità, appesa a un filo. Le due sfere erano sollecitate a ruotare dall’attrazione gravitazionale di due bocce di piombo poste accanto a esse.
La forza di attrazione era data dalla torsione del filo. Questa forza, secondo la legge di gravitazione universale di Newton, è uguale al prodotto della massa delle sfere per quella delle bocce, diviso per la loro distanza al quadrato e moltiplicato per una costante: l’esperimento di Cavendish permise di calcolare quella costante.

Da qui si riuscì a risalire alla massa della Terra. Infatti, il peso di un oggetto, secondo la legge di Newton, è uguale al prodotto della massa dell’oggetto stesso per la massa della Terra, diviso per il raggio della Terra al quadrato, e moltiplicato per la costante di gravitazione. In questa formula, l’unica incognita è la massa della Terra. Il calcolo di Cavendish diede come risultato 6.600 miliardi di miliardi di tonnellate(6.600.000.000.000.000.000.000.000 chili).

Qual è il pianeta più simile alla Terra?

Si chiama Gliese 581g, si trova nel primo settore all’ interno della costellazione della Bilancia.
"Orbita attorno alla sua stella in una ‘zona abitabile’", ha dichiarato Steven Vogt dell’ UC di Santa Cruz, che ha annunciato la notizia con il collega Paul Butler della Carnegie Institution a Washington, DC, sede della National Science Foundation, che ha finanziato la ricerca.

Non c’è ancora prova della presenza di acqua, vegetazione o ossigeno, fondamentali per l’esistenza della vita su un pianeta simile alla nostra Terra, ma già si fantastica sulla possibile presenza di creature aliene, siano essi microscopici microbi, dinosauri alieni o creature di aspetto umanoide.

Attualmente il pianeta scoperto è considerato il più ideale per ospitare forme di vita, considerando comunque che il pianeta appartiene solo al nono di 116 sistemi ancora da esplorare.
Gliese 581g si trova 20 anni luce di distanza, alla velocità attuale di viaggi nello spazio, ci vorrebbero decine di migliaia di anni per arrivare lì, ma la ricerca continua.


Quanto costa il Pianeta Terra?

L' astrofisico Greg Laughlin (Università di California - Santa Cruz), ha calcolato il valore economico del pianeta Terra.

Secondo l'astrofisico, il pianeta terra è valutato in 3.000 trilioni di sterline.
Il valore è stato evidenziato facendo il calcolo della somma tra età del pianeta, dimensioni, temperatura, massa e altre statistiche vitali.

Altri pianeti, sempre secondo il bizzarro studio dell'astrofisico Laughlin, valgono molto meno.
Ad esempio, Marte è valutato 10.000 sterline, mentre Venere ancora di meno, addirittura meno di un centesimo.

STAGIONI

ACQUA: TRA VITA E VITA


articolo tratto da SCIENZA E CONSCENZA


La 'Memoria-Informazione' dell'acqua secondo la Semeiotica Biofisica Quantistica

Comprovare la memoria dell'acqua è possibile, grazie al metodo proposto dal dott. Sergio Stagnaro attraverso la Semeiotica Biofisica Quantistica


Simone Caramel,Sergio Stagnaro - 17/08/2012

La 'Memoria-Informazione' dell'acqua secondo la Semeiotica Biofisica Quantistica
Le scoperte di Jaques Benveniste sulla memoria dell’acqua (lavoro [1] notoriamente apparso su Nature) sono tornate recentemente in auge con i lavori [2] di Luc  Montagnier, Nobel della Medicina 2008, che confermano le intuizioni dello scienziato francese, in conseguenza di uno studio sul sequenziamento  del DNA in una soluzione idrica.
In seguito, nel 2011, il dott. Sergio Stagnaro ha intrapreso degli esperimenti clinici che non solo confermano l’impianto teorico-pratico di Benveniste, ma vanno oltre. L’acqua non è solo in grado di memorizzare, ma può addirittura ricevere e trasmettere radiazioni, ossia onde-frequenze intrise di informazione.

Oggetto di grandi discussioni, la memoria dell'acqua è spesso considerata solo una congettura. Infatti, nessuno è stato mai in grado di dimostrare che l'acqua possa mantenere una 'memoria - informazione' di sostanze disciolte e diluite in modo arbitrario. Il concetto è stato notoriamente proposto da Beneviste [1]  (Davenas et al. 1988) per spiegare il presunto potere terapeutico dei rimedi omeopatici, che sono preparati di soluzioni diluite in grado così elevato che nemmeno una singola molecola della sostanza originale rimane nelle preparazioni finali. Questo argomento ha affascinato gli scienziati per decenni (Boulanger et al. 1998, Zhadin et al. 1998). I ricercatori informatici cercano ancora di capire in che modo l'acqua possa agire analogamente ai chip per computer.

Tutte le cellule viventi sono composte per il 70%  circa  di acqua (particolarmente ricco di H2O è il cervello)  ed emettono bio-fotoni non visibili ad occhio nudo, ma misurabili con apparecchiature speciali, o passibili di valutazione nelle modifiche apportate sulle funzioni dei sistemi biologici. Le cellule comunicano attraverso esplosioni di energia nella banda elettromagnetica ultravioletta sopra lo spettro della luce visibile, così come via neuro-peptidi, presenti in ogni parte del corpo. Queste emissioni di energia controllano i processi vitali del corpo. Per esempio, le cellule sane e cancerose emettono fotoni di energia abbastanza diversi tra loro, in parallelo con il loro differente comportamento micro circolatorio. 

Per far chiarezza su un tema così controverso, il dottor Stagnaro mette assieme la conoscenza offerta dalla Semeiotica Biofisica Quantistica, che consente una raffinata ed affidabile investigazione clinica, facilmente riproducibile, ed i più innovativi contributi della nanotecnologia, dei dispositivi quantistici in grado di raccogliere le frequenze cellulari e ritrasmetterle.

Secondo precedenti ricerche cliniche, effettuate dallo scienziato ligure, DNA mitocondriale e DNA nucleare si comportano come antenne: nei sistemi biologici, molecole, come i neuro-peptidi, compresi quelli funzionanti come neurotrasmettitori, e gli ormoni, agiscono mediante Energia-Informazione, ossia veicolano radiazioni energetiche intrise di informazione qualitativamente importante [3]  (Stagnaro et al., 2007a). Questi lavori sono perfettamente coerenti ed in sintonia con gli studi dello scienziato russo Petar Gariaev [4] sulla genomica ondulatoria o ‘waves genomics’.

Al fine di comprendere il significato di ‘Memoria-Informazione’ dell’acqua è utile esaminare ognuno di questi 2 concetti e poi fonderli insieme:
1) Memoria (l'acqua agisce come un recettore, è in grado di ricevere le frequenze d'onda e di memorizzarli);
2) Informazione (l'acqua agisce come trasmettitore, trasmettendo le frequenze delle onde memorizzate’). 
Queste caratteristiche biofisiche, chimiche ed elettro-magnetiche dell’acqua sono evidenziate da alcuni esperimenti, contemporanei, paralleli, ma indipendenti l’uno dall’altro, che confermano il contributo di Beneviste.
Un recente lavoro sul DNA, onde e acqua [2] del Nobel per la Medicina del 2008, Luc Montagnier, (Montagnier et al., 2011) descrive esperimenti che mostrano una nuova struttura del DNA e l'induzione di onde elettromagnetiche - EMS - in diluizioni di acqua. Gli autori osservano che avviene una trasmissione di sequenze di DNA e di informazioni genetiche nell’acqua attraverso onde elettromagnetiche. E’ stato chiaramente dimostrato che le nano-strutture dell’acqua e la loro risonanza elettromagnetica sono in grado di riprodurre fedelmente le informazioni del DNA.
Questa è un'altra conferma delle proprietà dell'acqua di ricevere, immagazzinare (memorizzare informazioni) e trasmettere onde a bassa frequenza. Recenti esperimenti (Germanov et al, 2011, comunicazioni personali coi ricercatori SBQ) mostrano risultati molto interessanti: sostanze chimiche di natura organica e non organica, nonché oggetti biologici, emettono onde le cui frequenze sono individuali per ogni oggetto sostanza ed oggetto biologico, e composti organici complessi emettono uno spettro di frequenze che corrisponde con le frequenze delle sostanze che contengono.

Inoltre, i fluidi biologici umani (sangue, urine, ecc), emettono segnali che caratterizzano lo stato del corpo. La frequenza delle onde combinano con la frequenza di oscillazione elettromagnetica, e si può creare una risonanza, emissione di radiazioni, contenente le frequenze caratteristiche di un oggetto, le quali  possono essere trasferite a distanza insieme  con un segnale elettromagnetico.

Negli esperimenti del team russo di Eugeny Germanov, sono state evidenziate le grandi proprietà dell'acqua termale. Questo fatto è confermato da recenti esperimenti fatti da noi con l’acqua sulfidrilica delle Terme di Porretta (Bologna), che mostrano che l'acqua termale [5] è efficace in termini di ‘blue therapy’. Secondo le evidenze sperimentali, forniti dalle ricerche di alcuni scienziati che collaborano con noi, l'acqua è in grado di ricevere, conservare e trasmettere 'le frequenze ondulatorie’ ('memoria-informazione') delle sostanze disciolte in diluizione arbitrarie, od assorbite, ad esempio, mediante trasmissione di frequenze da un apparecchio quantistico, o attraverso le onde musicali provenienti da una radio.

La SBQ ha dimostrato per la prima volta clinicamente e sperimentalmente [6]  l'esistenza della memoria-informazione dell’acqua. 
Questa evidenza clinica ha suggerito ulteriori esperimenti [7] che hanno confermato la possibilità di trattare anche la Sindrome da Stanchezza Cronica.  Grazie alla memoria-informazione dell’acqua è possibile una terapia realmente efficace della CFS (Chronic Fatigue Syndrome), se ciò sarà confermato su scala sperimentale più ampia.
La memoria-informazione dell’acqua è stata sfruttata utilizzando acqua energizzata da un dispositivo quantistico in grado di catturare le frequenze di farmaci per poi ritrasmetterle nell'acqua, aprendo nuove prospettive nell’uso di farmaci [8], limitando i loro dosaggi con gli stessi risultati terapeutici.
Inoltre, la valutazione SBQ dei glicocalici svolge un ruolo centrale al fine di dimostrare la memoria-informazione dell’acqua [9].
La SBQ introduce così un nuovo principio: il principio di memoria-informazione dell’acqua, che è il fondamento scientifico per nuovi e successivi esperimenti ed applicazioni su questo argomento, come quelli effettuati dal giapponese Masaru Emoto.

Emoto sostiene che la coscienza umana ha un effetto sulla struttura molecolare dell’acqua. Le ipotesi del ricercatore nipponico si sono evolute nel corso degli anni della sua ricerca. Inizialmente egli affermava che l’acqua di alta qualità forma cristalli belli ed intricati, mentre l’acqua di scarsa qualità ha difficoltà nel formare cristalli. Secondo Emoto, un cristallo di ghiaccio di acqua distillata presenta una struttura di base esagonale senza ramificazioni intricate, ed attraverso la preghiera,   la musica od attaccando parole scritte ad un recipiente d’acqua si possono ottenere cambiamenti positivi nei cristalli. Dal 1999 Emoto [11] ha pubblicato diversi volumi di un lavoro dal titolo ‘I messaggi dall’acqua’, che contiene fotografie di cristalli d'acqua accanto a saggi e a "parole d'intenti." Dal 1990, Masaru Emoto ha eseguito una serie di esperimenti osservando l'effetto fisico della parole, preghiere, musica e ambiente sulla struttura cristallina dell'acqua. Emoto disse ai suoi fotografi di scattare foto all’acqua dopo essere stata esposta a variabili diverse e successivamente congelata, in modo da formare strutture cristalline.

Seguendo le ipotesi del ricercatore giapponese riguardanti i mutamenti alla struttura dei cristalli d’acqua in seguito alla sua esposizione a musica e canzoni, la SBQ ha creato un interessante test per verificare l’ipotesi di feedback di memoria-informazione tra acqua e musica.
In seguito alle valutazioni e misure SBQ, l’esperimento mostra che la musica energizza effettivamente l’acqua, e che la memoria-informazione dell’acqua è realmente esistente [12].  
Inoltre questa evidenza sperimentale apre nuove prospettive sulla musicoterapia, e le sue applicazione per l'autismo infantile, il ritardo mentale, le disabilità, la sindrome di Alzheimer e  altri disordini cerebrali, la psicosi, i disturbi dell'umore, i disordini somatoformi (in particolare la sindrome di dolore cronico), la sindrome da stanchezza cronica (CFS), i disturbi alimentari (anoressia nervosa). Si dà in questo modo nuova luce anche per l'interpretazione del risveglio da coma grazie all’ascolto di musica e canzoni.

Per approfondire: www.semeioticabiofisica.it

sabato 23 febbraio 2013

SPAZIO: ULTIMA FRONTIERA!

FONTE TGCOM24
23.02.2013

Spazio, un nuovo sistema solare?

Il risultato di uno studio coordinato da un'italiana

foto Getty
08:01 - Vapore acqueo pari a migliaia di oceani trovato nel disco attorno a una stella da cui si formerà un sistema planetario simile al nostro: è la scoperta di un team di giovani scienziati,guidati da Linda Podio dell'Università di Grenoble, ricercatrice italiana. Un risultato eccezionale perché potrebbe spiegare l'origine della vita sulla Terra.
La stella DG Tau, situata in direzione della costellazione del Toro e distante da noi circa 450 anni luce, ha pochi milioni di anni , ma tra alcuni miliardi di anni potrebbe diventare come il Sole e dal suo disco si potrebbero formare pianeti, asteroidi e comete. La ‘caccia all’acqua’ in questo e altri sistemi simili è molto importante perché la sua presenza può favorire la vita.
Secondo gli scienziati, la maggior parte dell'acqua si trova nelle regioni più esterne del disco, dove le temperature sono molto basse, ben al di sotto di -100 gradi centigradi. “In tali condizioni, l'acqua si congela e diventa così ‘invisibile’ alle osservazioni” spiega Linda Podio. “Tuttavia la radiazione molto energetica emessa dalla stella illumina e riscalda gli strati più superficiali del disco, così che i mantelli di ghiaccio sui grani di polvere possono sciogliersi rilasciando parte dell'acqua in fase gassosa”. Quando diventa vapore, i telescopi spaziali possono rilevarla.
Questo è successo anche nel caso della stella DG Tau. “Ora possiamo dire con certezza che i nostri sospetti erano giusti. Siamo riusciti a osservare il vapor d'acqua nel disco di DG Tau - continua Linda Podio. L’analisi dei dati ci ha permesso di ricavare da quale regione del disco l'acqua viene emessa: il vapore acqueo emesso equivale a migliaia di oceani terrestri”.
I ricercatori sono riusciti anche a localizzare la posizione di questo enorme serbatoio, che si trova in una fascia compresa tra 10 e 100 Unità Astronomiche dalla stella (una Unità Astronomica equivale alla distanza Terra-Sole).
Visto che l'acqua in forma di vapore è solo una piccola parte del totale, se ne deduce che la quantità d'acqua intrappolata nei mantelli dei grani di polvere sotto forma di ghiaccio è molto di più. “Questa scoperta ha delle implicazioni fondamentali per gli astronomi e i geologi che studiano l'origine del nostro Sistema solare” commenta ancora la ricercatrice.
“L'ipotesi più accreditata è che il nostro pianeta fosse completamente ‘asciutto’ al momento della sua formazione e che l'acqua vi sia giunta circa 4 miliardi di anni fa, grazie ad asteroidi e comete che si sarebbero formati nelle regioni esterne del nostro disco per poi schiantarsi sulla Terra durante la fase che prende il nome di ‘intenso bombardamento tardivo’. La quantità di acqua che abbiamo osservato nel disco di DG Tau, una stella simile al nostro Sole, supporta questo scenario”.
La scoperta è stata appena fatta. Nuovi, interessanti sviluppi potrebbero venire a stretto giro.

Scoperto il primo extraterrestre caduto sulla terra: un fossile di alga in un meteorite | Effetto Terra

Scoperto il primo extraterrestre caduto sulla terra: un fossile di alga in un meteorite | Effetto Terra

Sono 34.513 le meteoriti cadute della Terra in 4.300 anni | Effetto Terra

Sono 34.513 le meteoriti cadute della Terra in 4.300 anni | Effetto Terra
FONTE CORRIERE DELLA SERA /SCIENZE

nel Sikkim indiano

Himalaya, timori per un lago a 5 mila metri
a rischio esondazione

Pericolo evidenziato dai satelliti. Una minaccia per le popolazioni sottostanti

nel Sikkim indiano
Himalaya, timori per un lago a 5 mila metri
a rischio esondazione
Pericolo evidenziato dai satelliti. Una minaccia per le popolazioni sottostanti

Le fasi di allargamento del lago Lhonak (Nasa/Nrsc)Le fasi di allargamento del lago Lhonak (Nasa/Nrsc)
Ci sono quasi 20 miliardi di litri di acqua nel lago sulle cime himalayane dello Stato indiano del Sikkim che rischiano, secondo gli studiosi, di esondare a valle: per questo motivo gli scienziati hanno lanciato l'allarme, dopo aver osservato le foto da satellite dell'area, e parlano di una «bomba a orologeria» sulle vette più alte del mondo. Se il lago continuasse a crescere e ad avanzare, infatti, rischia in caso di esondazione di colpire le valli sottostanti minacciando le popolazioni locali.
IL LAGO – Il lago è nato dallo scioglimento dei ghiacci della parte meridionale del Lhonak, ghiacciaio che dalle alte vette del Sikkim, il meno popoloso e tra i più piccoli d'India, compresso tra Nepal a ovest e Bhutan a est, si apre nella valle omonima, scarsamente abitata da popolazioni dedite all'allevamento degli yak. Dai calcoli ricavati dallo studio geologico dei modelli e delle immagini satellitari, è stato calcolato che il lago, situato a circa 5.200 metri di altezza, abbia una capacità di 19,7 miliardi di litri di acqua, sia profondo 20 metri, esteso per 630, e copra un'area stimate nel 2008 di 98,73 ettari.
IL RISCHIO – I ricercatori del National remote sensing center di Hyderabad hanno analizzato le immagini satellitari del lago e pubblicato il loro studio sulla rivista scientifica Current Science. Qui denunciano la preoccupante situazione e il rischio che una valanga di detriti e acque esondi presto dal lago, arrivando verso valle con velocità e potenze deleteri per l'ambiente. Pur non avendo fatto pronostici temporali, si sono limitati a parlare di «alto rischio» e «alta probabilità» che ciò avvenga.
SCIOGLIMENTO – Ancora una volta, il fenomeno è parte del più esteso movimento dei ghiacciai in fase di scioglimento, uno dei fulcri del tema del cambiamento climatico in atto: nel caso di quello nato dalle acque del fiume Lhonak sull'Himalaya, gli stessi scienziati dell'Nrsc hanno stimato un suo ritiro di 1,9 chilometri in 46 anni, dal 1962 al 2008. Lo scioglimento dovrebbe portare al restringimento del 75 per cento dei ghiacciai di questa zona, ma non alle previsioni catastrofiche dipinte e poi corrette anni fa - era il 2007 - dall'Ipcc, che stimava come entro il 2035 si sarebbero sciolti i ghiacci perenni delle vette dell'Himalaya.
(modifica il 20 febbraio 2013)

venerdì 22 febbraio 2013

DA QUI!

This colorful view of Mercury was produced by using images from the color base map imaging campaign during MESSENGER's primary mission. Image Credit: NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Carnegie Institution of Washington     FOTO NASA  MERCURIO 22.02.2013

UFO: NON SOLO OGGI!

Circa 10.000 anni fa un meteorite impattò con la Terra, causando lo spostamento dell'asse Terrestre di 2000 Km. A causa di questo impatto, seguì un cataclisma che sconvolse l'intero Pianeta, con terremoti ed eruzioni vulcaniche e conseguente innalzamento dei mari.  I resti di alberi, quali Betulle, Faggi ed altre specie che vivono solo in zone temperate trovati in Antartide, forniscono la prova provata di quanto accaduto per lo spostamento dell'asse Terrestre.  E' indicativo, poi, il fatto che, questo avvenimento sia fonte di numerose leggende tramandate di generazione in generazione. A tale proposito, viene spesso ricordata la scomparsa di un Continente chiamato  Atlantide, peraltro abitato da una civiltà molto evoluta. Non sono pochi quelli che pensano che i superstiti di quella civiltà, siano riusciti a raggiungere altre terre emerse, rimettendo in piedi la perduta civiltà, sfruttando le esperienze pregresse. A favore di questa tesi, l'avvento simultaneo dell'agricotura, in molti e diversi paesi del Pianeta. Ancora a suffragio di questa tesi, manufatti e tradizioni molto simili in tutta la Terra. Molti interrogativi a tutt'oggi, non hanno avuto risposta : manufatti della preistoria o monumenti di cui risultano ancora incomprensibili le tecniche di costruzione. Non solo Ufologi o amanti della Fantascienza, ma anche molti altri ricercatori, ritengono che, in alcuni periodi dell'Umanità (circa 15000 anni) possono essere apparsi sulla Terra esseri evoluti. Innumerevoli sono i graffiti ritrovati e risalenti a migliaia di anni fa, che riproducono inconfutabilmente astronavi e alieni, da loro naturalmente riprodotti come "inconsueti" e quindi associati a deità sconosciute. In Tibet si parla di Dei scesi dal cielo in sfere volanti. A Palenque dimora il famoso bassorilievo detto dell'"astronauta", perchè rappresenta un umanoide all'interno di quello che sembra proprio essere il vano di una cabina di comando di un mezzo volante. Nei graffiti del Tassiri, si osservano chiaramente figure di umanoidi fornite di casco spaziale,  stesso tipo di graffiti in Val Camonica. In Russia è stato ritrovato un graffito di 7000 anni fa che rappresnta chiaramente la figura di un razzo in volo.  Pura coincidenza o indiscutibili testimonianze della venuta sulla Terra di extraterrestri migliaia di anni fa? L'altopiano di Nazca, sulle ande Peruviane, lungo 60 Km e largo 1,5 Km, ha le caratteristiche di un Astroporto. Tutta l'area è costellata da piste di atterraggio o decollo e da disegni giganteschi, raffiguranti per lo più animali (famosi il ragno ed il colibrì), visibili soltanto dall'alto. Chi insegnò ai peruviani a costruire gigantesche mura come quelle di Machu Picchu, Cuzco e altre, se non disponevano di attrezzi di metallo? Come fecero ad alzare, tagliare, far combaciare blocchi di pietra che metterebbero in crisi i nostri sollevatori più evoluti? La Porta del Sole di Thiauanacho è scolpita in un solo blocco di granito e pesa 18 tonnellate. Nello stesso posto, è stato ritrovato un calendario astronomico, inciso su pietra, che da la posizione della Luna ad ogni ora del giorno, tenendo conto  della posizione della Terra in quel momento...Ma come avranno fatto, questi antichi abitanti di quei luoghi, ad essere padroni di una così vasta conoscenza scientifica, inimmaginabile per la loro epoca. Le leggende ci tramandano che, tutti questi luoghi, furono visitati da strani Dei che aiutarono i residenti, ma se questi Dei fossero i sopravissuti di Atlantide? La storia dell'Umanità, dalla preistoria ad oggi, vanta una strabiliante casistica di avvistamenti e contatti. Eppure, nel 1400, si riteneva che la Terra fosse al centro dell'Universo e che Sole, Luna e Stelle, ruotassero intorno ad essa... certo i preistorici ne sapevano di più.Nel 1700, nessuno credeva alle Meteoriti, affermavano si trattasse di pietre scagliate in alto da fulmini...e 5000 anni prima si conoscevano i calendari astronomici e la configurazione esatta di tutto il nostro Sistema Solare. Usciamo da tempi così remoti ed avviciniamoci ai tempi nostri. Alessandro Magno ed il suo esercito furono turbati da un paio di "Scudi volanti" nel 329 a.C., la maggior parte dei soldati, alla vista di questo fenomeno, abbandonò il campo fuggendo, altri, più coraggiosi, cercarono di abbatterli con frecce e lance. Nel 149, poco prima di avvistare il Nuovo Mondo, Cristoforo Colombo, vide arrivare un oggetto luminoso dal cielo, entrare in acqua e viaggiare lentamente vicinissimo alla sua nave. Su una moneta Francese del 1860, è rappresentato un oggetto volante a forma di disco, potrebbe essere stata fatta in commemorazione di un avvistamento. Nel 1897, fu avvistata "una nave più leggera dell'aria", aveva oblò, antenne,eliche e potenti riflettori puntati verso terra. Durante la seconda guerra mondiale, sui cieli della Germania, vi furono numerosissimi avvistamenti di UFO. Ma allora, esistono gli Ufo? se si, quali forze intelligenti li governano? Quali sono le loro intenzioni? Sono ostili, benevoli o sono solo curiosi? Vengono dalla Terra o dallo Spazio? Potremo mai incontrarli e  comunicare con loro?  Il sogno di questo possibile evento, iniziò il 12 Ottobre 1992, quando il programma SETI della NASA, preposto alla ricerca di intelligenze extraterrestri, diede l'avvio ad un progetto decennale ( che continua ancora oggi ) da 100 milioni di dollari, il cui unico scopo era quello di rispondere ad una domanda : "...l'uomo è solo nell'Universo?".  Lo strumento principale del programma è il Radiotelescopio Aresibo di Puerto Rico che ha un diametro di 300 metri. E' il Radiotelescopio più potente del Mondo e vi operano più di 100 fra Fisici, Programmatori, Astronomi e Tecnici. Da un recente sondaggio Gallup, è risultato che una persona su due crede agli Ufo, più di 15 milioni di persone asseriscono di aver visto Ufo e, di queste, 2000 giurano di aver avuto contatti con Alieni. Non possono esserci più dubbi, sulla esistenza di presenze extraterrestri, nemmeno per gli scettici più incalliti... ma da dove vengono?  Supponiamo, per un attimo, che vengano da una remota Stella della nostra Galassia : percorrendo 1 milione e 600 mila Km al giorno, impiegherebbero 70000 anni per raggiungere la Terra dalla Stella più vicina Alpha Centauri, che dista 40 trilioni di Km da noi. Le altre Stelle sono migliaia di volte più lontane. E' ovvio che non possa essere questo il metyro di misura, noi ragioniamo in maniera"finita" in un Universo infinito... abbiamo bisogno della prossima scoperta!
Con il passare del tempo e la classificazione degli avvistamenti si è stilata una classificazione dei contatti Ufo :
Incontri ravvicinati del 1° tipo : Semplice contatto visivo con un oggetto volante non identificato.
Incontri ravvicinati del 2° tipo : Includono il contatto visivo abbinato ad una prova con impronte o altro sul terreno.
Incontri ravvicinati del 3° tipo : Riguardano il confronto diretto con un essere o una entità spaziale.
Incontri ravvicinati del 4° tipo : Rapimenti compiuti da Alieni a scopo di ricerca o sperimentazione sull'uomo.
Incontri ravvicinati del 5° tipo : Personale contatto con entità Aliene, attraverso sistemi occulti o metafisici.
Incontri ravvicinati del 6° tipo : Implicano ferite o decessi derivati da un incontro con Umanoidi extraterrestri.

Il 24 Dicembre 1959, l'Ispettore Generale dell'Aviazione U.S.A., comunica la necessità di considerare i "Dischi Volanti" come una cosa seria e che erano in distribuzione, per i militari in servizio, un opuscolo con le indicazioni su come riconoscere un Ufo, come descriverlo e come maneggiare eventuali frammenti ritrovati...   La gamma di persone che asseriscono di aver visto Ufo è vastissima e include : personale dell'Aviazione, della Marina, Marines, Tecnici Radar, Ingegneri Aeronautici, Controllori del traffico aereo, Astronomi, Agenti dell'F.B.I., Piloti ed equipaggi di tutte le Compagnie Aeree.   Allen Hynek, coordinò per 18 anni, le indagini sugli Ufo condotte dall'Aviazione USA (Blue Book Project) e viene ricosciuto come la massima autorità mondiale in Ufologia. Egli, dopo aver raccolto i dati di oltre 63000 avvistamenti, dichiarò che il fenomeno Ufo è, senza dubbio, un fenomeno della nostra era e che, quindi, da ciò emergerebbero tre fatti innegabili: Il primo è che le testimonianze esistono, il secondo è che, queste  testimonianze, provengono da tutto il Mondo, terzo, molte, tra queste, sono sottoscritte da persone altamente responsabili e, spesso, preparate scientificamente.   Fra coloro che hanno sostenuto di aver visto Ufo, c'è il Senatore Barry Goldwater che disse :"... i Dischi Volanti, gli oggetti volanti non identificati o qualsiasi altro nome vogliate dar loro, esistono."   Il Principe Filippo di Inghilterra, è un fanatico Ufologo, egli riporta meticolosamente tutti i più importanti avvistamenti, su una enorme mappa, nel suo studio privato a Bukingham Palace.   Il Generale Douglas McArthur, comandante supremo delle forze alleate del Sud Pacifico, credeva negli Ufo al punto da commissionare una relazione di 20 mila pagine.   Nel 1969, l'allora Governatore della Georgia, poi Presidente degli Stati Uniti d'America, Jimmy Carter, stava preparando un discorso quando scorse un oggetto luminoso nel cielo. Così descrive la Sua esperienza: "... eravamo una ventina, quando, all'improvviso, era il Tramonto, una luce verde apparve nel cielo di Ponente, diventò sempre più brillante e poi, alla fine, scomparve...".  Durante il suo incarico di Presidente degli Stati Uniti, Ronald Regan, ammise di aver visto un Ufo, accadde mentre si trovava a bordo di un aereo del Governo (era allora Governatore), con sua moglie Nancy. Lo inseguirono per circa 500 Km, ma ad un certo punto lo persero.  Il 7 Novembre 1950, scattò l'allarme anti missili nella base militare di Mahnstrom, nel Montana. Una squadra si recò immediatamente sul luogo e vide, sospeso in aria, un  luminoso disco arancione, delle dimensioni di un campo di calcio. Il Disco cominciò ad alzarsi e, quando raggiunse l'altitudine di 300 metri, fu captato anche dal Comando Aereo di Difesa.  Nel 1978, la navicella Russa Sojuz 6, fu seguita per tre orbite da una formazione di Ufo. Con una telecamera, gli Astronauti, riuscirono a riprendere, ciò che stava accadendo, per 20 minuti. Mantenendo fede ad un accordo con la NASA, i Sovietici mandarono agli Americani, copia del videonastro ed è il miglior filmato esistente sugli Ufo.  Gli Astronauti Statunitensi, hanno incontrato Ufo in almeno 6 missioni. Il Maggiore Gordon Cooper, stava effettuando la sua ultima orbita intorno alla Terra ed improvvisamente comunicò che un disco luminoso si stava avvicinando a lui, in senso contrario alla Navicella. Dalla stazione di controllo, 200 persone videro nei Monitor l'oggetto che si avvicinava e che poi, con una veloce virata, si allontanava scomparendo.  Oggetti volanti si sono accostati alla capsula Gemini prima e, successivamente, agli Shuttle, per poi allontanarsi ad alta velocità. L'Astronauta Mitchell, si era tanto convinto dell'esistenza di intelligenze extraterrestri, che lasciò la Nasa, per dedicarsi alla loro ricerca.   Il 6 Novembre 1990 mezza Europa, verso il tramonto, ebbe modo di vedere una Astronave di grandi dimensioni. Il comandante di un Jet Svizzero, Renato Del Turco, di 50 anni, in volo da Dussendorf a Vienna, dichiarò senza mezzi termini ; "... si trattava di una vera, grandissima Astronave, sembrava di vivere un episodio di un film di Spielberg". Molti altri testimoni oculari Italiani, perchè passeggeri di quel volo, confermarono quanto dichiarato dai piloti.
Più noi analizziamo le prove che vengono raccolte in tutto il mondo - afferma il noto giornalista Spaziale Frank Edward - più la conclusione sembra inevitabile ; l'Umanità sta andando incontro all'evento più straordinario della sua storia, stiamo contattando, o stiamo per essere contattati, da esseri intelligenti, provenienti da qualche altra parte dell'Universo.  FONTE   UFO CRASH ZONE

mercoledì 20 febbraio 2013

ETNA IL GRANDE RISVEGLIO!

L'impatto dell'asteroide è stato solo il colpo di grazia": è ciò che afferma Paul Renne, geologo dell'Università di Berkeley, California, autore di un recente studio. La sua ricerca, pubblicata a febbraio sulla rivista Science, si aggiunge al dibattito scientifico in corso sulle cause dell'estinzione dei dinosauri, sempre più orientato a immaginare una concomitanza di vari fattori ambientali.

ma andò veramente così?

A caccia di mutazioni recenti nel genoma umano


Nuovi imprevisti sviluppi per il DNA

Peccati di carne: i pro e i contro di bistecche & co.
Due nuovi studi dimostrano in che modo si possono individuare nel genoma umano le mutazioni che danno un vantaggio evolutivo in epoche relativamente recenti e come verificarne gli effetti grazie a topi geneticamente modificati. L’utilità del modello animale è stata verificata su una variante del gene EDAR, presente in molte popolazioni del Sudest asiatico, che determina peli più spessi e un numero più grande di ghiandole sudoripare rispetto alla versione non mutata (red)
Per dimostrare le potenzialità di questo approccio, i ricercatori hanno caratterizzato una variante del gene TLR5 (Toll-like receptor 5) molto studiato per il suo ruolo cruciale nella risposta immunologica alle infezioni da batteri. Quando la proteina TLR5 si lega alla flagellina, una proteina fondamentale per i batteri flagellati, si attivano le cellule del sistema immunitario dell’ospite. Nel corso della sperimentazione, si è dimostrato che la versione mutata del gene TLR5, denominata L616F, produce una risposta alla flagellina significativamente ridotta.
Nel secondo studio di Yana Kamberov del Dipartimento di genetica della Harvard Medical School e colleghi hanno studiato un tipico caso di pleiotropia, vale a dire il fenomeno in base al quale un'unica mutazione genetica produce diversi nuovi tratti fenotipici. Nel caso specifico, si tratta di una mutazione a carico del gene EDAR, che codifica per il recettore dell’ectodisplasina, coinvolto nei meccanismi di sviluppo dei capelli, delle ghiandole sudoripare e di altre caratteristiche della pelle.
Grazie agli studi di popolazione si è evidenziato che quelle africane ed europee hanno una versione di EDAR molto più antica di quella della maggior parte delle popolazioni del Sudest asiatico, denominata EDARV370A. Gli individui con la versione mutata hanno capelli più spessi, ghiandole sudoripare più dense e una forma dei denti parzialmente diversa. EDAR è anche un gene che si è fortemente conservato nel corso dell’evoluzione dei vertebrati e si trova inalterato anche nel DNA di due modelli animali molto utilizzati negli studi di biologia, come il pesce zebra (Danio rrio) e il topo. Il gruppo di Sabeti ha così pensato di inserire nel genoma di topi il gene mutato EDARV370A al posto di EDAR per poi osservare gli effetti fenotipici della mutazione. In questo modo hanno verificato che gli animali con il gene mutato avevano peli più spessi del normale e un maggior numero di ghiandole sudoripare rispetto a topi di controllo, a cui cioè non era stato inserito il gene mutato. Una simulazione al computer ha poi permesso di stimare che negli esseri umani il gene è comparso circa 30.000 anni fa nella parte centrale dell’attuale Cina.
Rimane ancora da stabilire quale vantaggio evolutivo abbia portato l’evoluzione di questi nuovi tratti, un compito reso più difficoltoso proprio dalla varietà di nuovi tratti indotti da quest'unica mutazione. Tuttavia, per quanto riguarda EDAR, è possibile ipotizzare che la variante EDARV370A abbia favorito l'adattamento degli esseri umani al clima umido della Cina centrale di decine di migliaia di anni fa.
" NON E' LA TERRA CHE APPARTIENE ALL'UOMO, MA E' L'UOMO CHE APPARTIENE ALLA TERRA  "GRAN CAPO SEATTLE,TRIBU' SUWAMISH 1855