sabato 4 maggio 2013

L'ARCA DELLA NATURA

SALVEREMO LE SPECIE CON UN CENSIMENTO MONDIALE

Per evitare nei prossimi 150 anni un'estinzione di massa paragonabile a quella che interessò i dinosauri 65 milioni di anni fa, è fondamentale scoprire quante specie vivono sul pianeta. Lo sostiene uno studio della Auckland University condotto in collaborazione con la Oxford University e la Griffith University, che ha valutato i tempi di scomparsa delle varie specie animali e la possibilità per gli esseri umani di catalogarle prima che scompaiano. Gli studiosi, capitanati dallo zoologo marino della Auckland University, Mark Costello, hanno analizzato numerosi studi precedentemente condotti, realizzando una meta-analisi
che ha permesso di effettuare stime più precise rispetto a quanto ipotizzato fino ad oggi. Per esempio il numero di specie viventi non sarebbe 10 milioni, fra note e sconosciute, bensì circa la metà. Dato che, se confermato, dimezzerebbe i tempi della loro catalogazione. Anche il tasso di estinzione globale è stato ritoccato, dal 5 per cento ogni dieci anni all'1 per cento. L'allarme, comunque, rimane: se il tasso si manterrà ai valori attuali, secondo i ricercatori nei prossimi 150 anni la metà delle specie animali scomparirà per sempre dal Pianeta.
La buona notizia è che durante l'ultimo decennio è stato ricontato un aumento delle scoperte di nuove specie. A partire dal 2003 sono state identificate ogni anno 17.500 nuove specie, numero che dal 2006 è salito e si è stabilizzato sulle 18.000 specie. Un censimento puntuale di tutte le specie viventi, sostiene lo studio, potrebbe fornire informazioni fondamentali per conservare gli ecosistemi sfruttati dall'uomo per ottenere cibo, acqua e quanto traiamo dalla natura. Per esempio, la scoperta di una nuova specie animale o vegetale potrebbe portare alla creazione di nuovi farmaci oppure di materiali "copiati" dalla natura.
Uno studio condotto tre anni fa da un team di zoologi e biologi, inoltre, aveva quantificato servissero tra i 500 milioni e il miliardo di dollari all'anno per catalogare tutte le specie viventi in un periodo di 50 anni. Un metodo efficace per raggiungere l'obiettivo potrebbe essere il "BioBlitz", una indagine condotta in una determinata porzione di territorio da esperti e volontari, che per 24 ore fotografano e catalogano qualsiasi forma di vita intercettata. In questo modo nel 2003, a Central Park, nel centro di New York, vennero registrate più di 800 specie animali, compresa un nuovo millepiedi.

FONTE    :www.edinat.it

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