lunedì 6 maggio 2013

MU tra leggenda e realtà

Mu. Il primo a parlare di questo continente, fu il colonnello James Churchward, un ufficiale dell' esercito britannico in India. Divenuto amico di un alto sacerdote indù, seppe da questi che nel tempio c' erano delle tavolette di argilla an...tichissime che raccontavano di una terra, la madre di tutte le civiltà, scomparsa improvvisamente che si chiamava Mu. Questo continente era una vasta pianura dal clima tropicale e dalla vegetazione lussureggiante, era un vero giardino dell' eden. Gli abitanti di Mu divisi in 10 gruppi, erano dediti all' agricoltura, alla navigazione ed al commercio e credevano nell' immortalità dell' anima. Questa antica civiltà viveva serenamente senza violenza. Finchè un giorno a causa di forti e violente eruzioni vulcaniche e giganteschi tsunami scomparve in fondo al mare lasciando miriadi di isole nel mezzo dell' Oceano Pacifico. Di questa favolosa terra ne parlano anche molti antichi testi buddisti.Visualizza altro
fonte :Egizi Maya Aztechi Sumeгi Dei o Extгateггestгi?

L'uomo in America

L'uomo è arrivato in America 22 mila anni prima di quanto si pensasse?

clovis-brasile-01.jpgIl dibattito scientifico sul periodo e le modalità della colonizzazione umana del continente americano potrebbe essere a una svolta decisiva.
Fino ad oggi si era comunemente ritenuto (anche se voci discordanti all'interno della comunità scientifica non erano mai mancate) che i primi abitanti dell'America fossero stati i Paleo-Indiani, anche conosciuti come popolo di Clovis, che si erano stabiliti nel Nuovo mondo circa 11mila anni fa.
Ma alcuni strumenti di pietra scoperti nel nord-est del Brasile, in un antico rifugio scavato tra le rocce del sito archeologico Toca da Tira Peia, potrebbero costringere a retrodatare la presenza umana in questa regione del pianeta a ben 22 mila anni fa.
A sostenerlo è l'archeologa Christelle Lahaye dell'università di Bordeaux che insieme al team di Eric Boëda dell'università di Parigi ha condotto gli scavi dal 2008 al 2011 e pubblicato lo studio sul Journal of Archaeological Science.
La datazione dei reperti finora rinvenuti nell'area, in tutto 113, emersi da cinque strati di terreno accuratamente scavato, è stata invece portata avanti con la tecnica della luminescenza, cioè il principale strumento di identificazione dei silicati, grazie alla quale è possibile individuare il periodo durante il quale gli oggetti sono stati esposti alla luce.
 

Alcuni strumenti sono stati sepolti 22 mila anni fa - migliaia di anni prima di qualsiasi nota colonizzazione delle Americhe. Per decenni, gli archeologi pensavano che il popolo Clovis sia stato tra i primi ad entrare nelle Americhe, 13.000 anni fa.
Ma dal 1980 ad oggi si sono accumulate prove per una colonizzazione precedente, almeno 15.000 anni fa. Potrebbero gli esseri umani siano stati in Brasile 22 mila anni fa?
Finora, uno dei maggiori problemi per la datazione di queste prime tracce umane è stato di non aver ritrovato reperti in legno, sui quali eseguire la misurazione del carbonio, ma solo questi strumenti in pietra.
Per questo l'equipe continua a puntare sul ritrovamento di mazze, bastoni e lance rimaste sepolte nel terreno, che porterebbero ad un'ulteriore conferma della nuova teoria. “Ora abbiamo nuove e solide prove che il modello del popolo di Clovis è da superare” spiega la Lahaye.
[Chi o cosa ha distrutto la "Civiltà Clovis" 13 mila anni fa?]
clovis-brasile-02.jpgLa nuova scoperta, che arriva da una delle più importanti aree archeologiche dell'America, il parco naturale di Pedra Furada, ha attirato interesse nella comunità scientifica, ma anche molte critiche.
Trai sostenitori c'è Ann Wintle dell'Università di Cambridge, secondo la quale "le prove presentate suggeriscono che i ricercatori hanno ottenuto un buon riscontro".
Tra le voci critiche va segnalata quella dell'archeologo Gary Haynes, il quale sostiene che la forma affilata e il taglio a “scaglie” di queste pietre deriva dalla loro caduta da massi più alti, essendo l'intera zona circondata da rocce a picco.
Un'altra teoria è che queste pietre siano state lavorate dalle scimmie cappuccine, come ritiene l'archeologo Stuart Fiedel. Per altri, queste datazioni vanno confermate. "I ripari sotto la roccia sono difficili da interpretare", sottolinea John McNabb dell'Università di Southampton, UK.
Le pietre che cadono dall'alto si possono rompere, facendoli apparire come strumenti creati dall'uomo. Come risultato, McNabb chiama l'evidenza "suggestiva ma non provata".
Ci vorrà un po' di tempo perché gli archeologi abbraccino la nuova teoria che getta via l'idea del popolo Clovis come primo abitante del continente americano. Ce ne vorrà forse molto di più per capire come i “paleo-americani” siano tornati al Vecchio continente tempo dopo. [huffingtonpost.it].

06 maggio 2013

sabato 4 maggio 2013

L'ARCA DELLA NATURA

SALVEREMO LE SPECIE CON UN CENSIMENTO MONDIALE

Per evitare nei prossimi 150 anni un'estinzione di massa paragonabile a quella che interessò i dinosauri 65 milioni di anni fa, è fondamentale scoprire quante specie vivono sul pianeta. Lo sostiene uno studio della Auckland University condotto in collaborazione con la Oxford University e la Griffith University, che ha valutato i tempi di scomparsa delle varie specie animali e la possibilità per gli esseri umani di catalogarle prima che scompaiano. Gli studiosi, capitanati dallo zoologo marino della Auckland University, Mark Costello, hanno analizzato numerosi studi precedentemente condotti, realizzando una meta-analisi
che ha permesso di effettuare stime più precise rispetto a quanto ipotizzato fino ad oggi. Per esempio il numero di specie viventi non sarebbe 10 milioni, fra note e sconosciute, bensì circa la metà. Dato che, se confermato, dimezzerebbe i tempi della loro catalogazione. Anche il tasso di estinzione globale è stato ritoccato, dal 5 per cento ogni dieci anni all'1 per cento. L'allarme, comunque, rimane: se il tasso si manterrà ai valori attuali, secondo i ricercatori nei prossimi 150 anni la metà delle specie animali scomparirà per sempre dal Pianeta.
La buona notizia è che durante l'ultimo decennio è stato ricontato un aumento delle scoperte di nuove specie. A partire dal 2003 sono state identificate ogni anno 17.500 nuove specie, numero che dal 2006 è salito e si è stabilizzato sulle 18.000 specie. Un censimento puntuale di tutte le specie viventi, sostiene lo studio, potrebbe fornire informazioni fondamentali per conservare gli ecosistemi sfruttati dall'uomo per ottenere cibo, acqua e quanto traiamo dalla natura. Per esempio, la scoperta di una nuova specie animale o vegetale potrebbe portare alla creazione di nuovi farmaci oppure di materiali "copiati" dalla natura.
Uno studio condotto tre anni fa da un team di zoologi e biologi, inoltre, aveva quantificato servissero tra i 500 milioni e il miliardo di dollari all'anno per catalogare tutte le specie viventi in un periodo di 50 anni. Un metodo efficace per raggiungere l'obiettivo potrebbe essere il "BioBlitz", una indagine condotta in una determinata porzione di territorio da esperti e volontari, che per 24 ore fotografano e catalogano qualsiasi forma di vita intercettata. In questo modo nel 2003, a Central Park, nel centro di New York, vennero registrate più di 800 specie animali, compresa un nuovo millepiedi.

FONTE    :www.edinat.it

giovedì 2 maggio 2013

IL CIELO DEL MESE DI MAGGIO 2013 D.C.

Con Maggio comincia a ridursi sensibilmente la durata della notte, perderemo quasi un’ora di buio tra inizio e fine mese, ma in compenso guadagneremo temperature ben più miti e solo le ultime stelle invernali, ormai visibili basse sull’orizzonte occidentale, ci ricorderanno le rigide notti della passata stagione. Sempre sopra l’orizzonte occidentale da metà mese i tramonti di Maggio saranno arricchiti da ben tre pianeti: Venere, Mercurio e Giove. Uno spettacolo da non perdere!
La cometa C/2011 L4 PanStarrs è ormai circumpolare, quindi visibile per l’intera notte, nel corso di Maggio entrerà nei confini della di Cefeo e anche se ormai non molto luminosa si può individuare con un buon binocolo. Non lontana tra le stelle del Drago troviamo anche la cometa C/2011 F1 (LINEAR), che in realtà ha dato il suo meglio nel cielo australe e ora brilla di 12° magnitudine, obiettivo quindi riservato a grandi telescopi e astrofotografi. Nelle sere di inizio mese la Luna non disturberà le osservazioni delle Eta Acquaridi, sciame meteorico modestamente attivo che ci regalerà la visione di un buon numero di stelle cadenti. Le Eta Acquaridi furono osservate già a partire dal 401 d.C. dagli astronomi cinesi, sono generate dai residui della cometa di Halley, piccoli polveri che impattano ad altissime velocità contro la nostra atmosfera generando la scia luminosa che osserviamo in cielo.
Saturno è ben visibile per l’intera notte,se avete un telescopio, anche modesto, non mancate di puntarlo verso questo pianeta.
Non dimenticate la sera del 18 Maggio di cercare tra gli oltre 70 eventi Occhi Su Saturno in tutta Italia quello a voi più vicino.
Sabato 18 Maggio tutta Italia con gli “Occhi Su Saturno”  per osservare e scoprire il pianeta con gli anelli dal vivo!


FONTE  :  www.astroperinaldo.it



martedì 30 aprile 2013

IL CENTRO DELLA TERRA

Utilizzata una cellula a incudine di diamante.

Il centro della Terra è di mille gradi più caldo

La nuova stima della temperatura dopo accurate analisi è ora stata portata a 6 mila gradi

Utilizzata una cellula a incudine di diamante.
Il centro della Terra è di mille gradi più caldo
La nuova stima della temperatura dopo accurate analisi è ora stata portata a 6 mila gradi

Il centro della Terra è di mille gradi più caldoIl centro della Terra è di mille gradi più caldo
Il centro della Terra è decisamente più caldo di quanto si fosse pensato fino a oggi. Un'avanzata ricerca francese, infatti, ha fissato la temperatura del punto più profondo del nostro pianeta attorno ai 6 mila gradi centrigradi, mille in più di quanto era stato determinato dal più attendibile studio, stilato però ormai vent'anni fa.
NEL CUORE DELLA TERRA - La parte esterna del nucleo terrestre si trova a poco meno di 3 mila chilometri dalla superficie ed è principalmente una massa liquida di ferro e nichel. Ma è nella parte più profonda del nucleo (a circa 5 mila km dalla superficie), dove temperatura e pressione salgono ulteriormente, che il ferro solidifica. Lo studio delle onde sismiche generate dai terremoti che attraversano la Terra fornisce importanti indicazioni sullo spessore dello strato liquido e solido e persino sull'aumento di pressione all'aumentare della profondità. Ma non è di alcun aiuto nelle stime della temperatura reale dei vari strati. I valori termici degli strati più profondi del nostro pianeta hanno una significativa influenza sul movimento dei materiali che transitano dalla parte liquida del nucleo verso il mantello sovrastante. Inoltre la differenza di temperatura tra il nucleo esterno liquido e il mantello al suo contatto è uno dei fattori principali di variazioni termiche su larga scala che, unitamente alla rotazione terrestre, generano il campo magnetico terrestre.

Cellula a incudine di diamante (Esrf/Andrault)Cellula a incudine di diamante (Esrf/Andrault)
LA STIMA DELLA TEMPERATURA
- Per tracciare un quadro accurato delle temperature del nucleo i ricercatori francesi hanno osservato il punto di fusione del ferro in varie condizioni di pressione. Nei laboratori del Commissariat a l'énergie atomique (Cea) gli scienziati hanno utilizzato una cellula a incudine di diamante. Si tratta di un dispositivo formato da due diamanti a tronco di piramide grazie al quale si possono sottoporre microscopici campioni a pressioni fino a quattro milioni di volte superiori a quella terrestre. Inoltre utilizzando potenti raggi laser i campioni possono venire surriscaldati fino a raggiungere i 5 mila gradi. I campioni esaminati sono stati termicamente isolati ed è stato impedito loro di reagire chimicamente con l'ambiente circostante, ma la più grande difficoltà, nelle parole di Agnès Dewaele (a capo della ricerca), è stata rappresentata dal fatto che «un frammento che raggiunge le condizioni massime di temperatura e pressione all'interno del nucleo terrestre, lo fa soltanto per pochi secondi. E in questo breve lasso di tempo è estremamente difficile determinare se abbia incominciato a sciogliersi o sia ancora solido».

I nuovi dati sulla temperatura al centro della Terra (Esrf)I nuovi dati sulla temperatura al centro della Terra (Esrf)
AIUTO DEI RAGGI X - Per aggirare anche questa difficoltà è sceso in campo lo European Synchrotron Radiation Facility (Esrf) di Grenoble, dove è stata sviluppata una nuova tecnica che prevede di colpire il campione sottoposto a esame con un potente fascio di raggi X, in grado di determinare, grazie al fenomeno della diffrazione, se sia liquido, solido o in via di fusione, per il brevissimo periodo in cui si raggiungono i massimi valori termo-pressori. Grazie a questa sperimentazione i ricercatori d'Oltralpe hanno fissato il punto di liquefazione del ferro a 4.800 gradi con una pressione di 2,2 milioni di atmosfere, pari a circa 2.270 tonnellate al centimetro quadro (t/cm²). A partire da questo dato è stato usato un metodo di estrapolazione secondo il quale a circa 3.400 t/cm², valore relativo alla zona di confine tra nucleo solido e liquido, la temperatura sarebbe, con un margine di errore di 500 gradi, attorno ai 6 mila °C.
STUDIO PRECEDENTE - Analizzando i dati in loro possesso, gli esperti di Cea, Ersf e del Centre Nationale de la Recerche Scientifique, credono di avere individuato la ragione per la quale il più attendibile studio in materia, condotto nel 1993 dal tedesco Reinhard Boehler, fosse giunto a determinare una temperatura inferiore di ben mille gradi. A partire dai 2.400 gradi, infatti, iniziano a comparire i primi effetti di ricristallizzazione sulla superficie dei campioni ferrosi. Considerato che all'epoca venne utilizzata una tecnica ottica di rilevamento delle modificazioni dei campioni, è probabile che la ricristalizzazione sia stata scambiata per fusione. «Siamo molto soddisfatti che il nostro esperimento convalidi le principali teorie attuali nel campo del trasferimento del calore dal nucleo centrale della Terra e della generazione del suo campo magnetico», ha dichiarato ancora Agnés Dewaele. «Sono fiduciosa del fatto che in un futuro non troppo lontano potremo simulare e investigare tutti gli stati della materia all'interno della Terra».


LA CREAZIONE SECONDO LE RELIGIONI





La creazione secondo le religioni


Quello che segue, é un breve elenco descrittivo dei miti della creazione secondo varie religioni.


Ainu
La cosmologia del popolo Ainu constava di sei paradisi e sei inferni dove vivevano divinità, demoni e animali. I demoni si trovavano nel paradiso basso, le divinità minori vivevano tra le nuvole nel sommo paradiso viveva Kamui, la divinità creatrice, coi suoi servi. Il suo reame era circondato da un resistente muro di metallo ed era accessibile solo tramite un grande cancello di ferro.
Kamui creò il nostro mondo come un grande oceano adagiato su di una enorme trota. Secondo questa tradizione le maree sarebbero dovute a questo pesce che di volte in volta succhia o caccia fuori l'acqua del mare; sempre questo pesce, tramite il suo movimento, sarebbe la causa dei terremoti.
Un giorno Kamui guardando dall'alto questo mondo acquatico decise di farne qualcosa. Così mando un suo messo che fece si che venissero a galla le isole.
Quando gli animali videro quanto fosse bello quel mondo, convinsero Kamui a lasciarli liberi di vivere in quel luogo. Kamui, tuttavia, creò anche molte altre creature. Il primo popolo, gli Ainu, avevano corpi di terra, capelli di erba-gallina. Kamui mandò Aioina, l'uomo divino, sulla terra per insegnare agli Ainu come cacciare e cucinare.
Apache

All'inizio non esisteva niente, solo il buio era ovunque. Improvvisamente dal buio emerse un sottile disco, giallo da un lato e bianco dall'altro, che appariva sospeso a mezz'aria. All'interno del disco siedeva un piccolo uomo barbuto, il Creatore, "Colui che vive al di sopra". Quando egli guardò nel buio ininito, la luce apparve in alto. Egli guardò in giù e divenne un mare di luce. A est, egli creò le strisce gialle dell'alba. Ad ovest, tinte di diversi colori apparvero ovunque. C'erano anche nubi di diversi colori. Egli creò anche tre altri dei: una piccola ragazza, un Dio Sole e un piccolo ragazzo. Poi creò i fenomeni celesti, i venti, la tarantola e la terra, in forma di una pallina marrone non più grande di un fagiolo, dal sudore dei quattro Dei mescolato nelle mani del Creatore. Il mondo fu espanso fino alla sua attuale forma dagli Dei che prendevano a calci la piccola palla marrone. Il Creatore disse al Vento di andare dentro alla sfera e di farla esplodere. La tarantola, il personaggio imbroglione del mito, tessette un filo nero e, attaccandolo alla sfera, scappò ad est tirandosi dietro il filo con tutta la sua forza. La Tarantola ripetè quest'azione con un filo blu, tirando questa volta verso sud, con un filo giallo verso l'ovest e con un filo bianco verso il nord. Con maestosi strattoni in ogni direzione, la sfera si allargò fino ad una grandezza non misurabile. Diventò la Terra! Non c'erano colline, montagne o fiumi; solo pianure soffici e prive di alberi. Allora il Creatore creò il resto degli esseri e delle bellezze della Terra
Aborigeni australiani
Nella cultura degli aborigeni australiani, la creazione del mondo svolge un ruolo fondamentale. La creazione risale al "tempo del sogno", in cui gigantesche creature totemiche attraversarono la Terra cantando di ciò che incontravano (rocce, pozze d'acqua, animali, piante) e così facendo portarono questi elementi alla creazione vera e propria.
Babilonia
Il mito della creazione babilonese è stato descritto nell'Enûma Elish, di cui esistono varie versioni e copie, la più antica delle quali è datata 1700 a.C..
Secondo questa descrizione, il dio Marduk si armò per combattere il mostro Tiamat. Marduk distrusse Tiamat, tagliandola in due parti che divennero la terra e il cielo. Dopo, distrusse anche il marito di Tiamat, Kingu, usando il suo sangue per creare l'umanità.
Il popolo Bantu
La descrizione del demiurgo fatta dai Bantu è la seguente. In origine, la Terra non era altro che acqua e oscurità. Mbombo, il gigante bianco, governava questo caos. Un giorno, egli sentì un fortissimo dolore allo stomaco e vomitò il sole, la luna e le stelle. Il sole splendeva perfidamente e l'acqua evaporò nelle nuvole. Gradualmente, apparvero delle colline asciutte. Mbombo vomitò di nuovo e questa volta vennero fuori gli alberi, gli animali, le persone e molte altre cose: la prima donna, il leopardo, l'aquila, l'incudine, la scimmia Fumu, il primo uomo, il firmamento, la medicina e la luce. Nchienge, la donna delle acque, viveva ad Est. Ella aveva un figlio, Woto, e una figlia, Labama. Woto fu il primo re dei Baluba
Buddhismo
Il Buddismo normalmente ignora le questioni riguardanti l'origine della vita. Il Buddha a questo riguardo disse che congetturare circa la fine del mondo porterebbe solo noia e follia.
Il Buddha affermò di non avere intenzione di esplicare queste origini perché le stesse non avevano nulla a che fare col suo obiettivo, il raggiungimento dell'illuminazione.
I Cherokee
In principio, c'era solo l'acqua. Tutti gli animali vivevano sopra di essa ed il cielo era sommerso. Erano tutti curiosi di sapere cosa ci fosse sotto l'acqua ed un giorno Dayuni'si, lo scarabeo acquatico, si offrì volontario per esplorare. Esplorò la superficie, ma non riuscì a trovare nessun terreno solido. Esplorò sotto la superficie fino al fondo e tutto quello che trovò fu del fango che portò in superficie. Dopo aver preso il fango, esso cominciò a crescere e a spargersi tutto intorno, fino a che non divenne la Terra così come la conosciamo.
Dopo che tutto ciò accadde, uno degli animali attaccò questa nuova terra al cielo con quattro stringhe. La terra era ancora troppo umida, così mandarono il grande falco nel Galun'lati per preparala per loro. Il falco volò giù e quando raggiunse la terra dei Cherokee era così stanco che le sue ali cominciarono a colpire il suolo. Ogni volta che colpivano il suolo si formava una valle od una montagna. Gli animali poi decisero che era troppo buio, così crearono il sole e lo misero lì dove è oggi.
Cina
In Cina sussistono cinque teorie sulla creazione.
• Secondo la prima, non ci sono le prove necessarie per spiegare la creazione e le sue origini.
• La seconda si fonda sull'idea che il paradiso e la terra erano un'entità unica che poi si separò in due parti.

• La terza, apparsa relativamente tardi nella storia della cultura cinese, è quella del Taoismo. Secondo questo il Tao è la forza alla base della creazione. Grazie al Tao, dal nulla è nata l'esistenza, dall'esistenza sono venuti fuori lo yin e lo yang e da questi è nata ogni cosa.

• La quarta, anch'essa relativamente recente, è il mito di Pangu. Secondo questa spiegazione, offerta dai monaci taoisti secoli dopo Lao Tzu, l'universo nacque da un uovo cosmico. Una divinità, Pangu, nascendo da quell uovo lo ruppe in due parti: quella superiore divenne il cielo e quella inferiore la terra. Man mano che la divinità crebbe le due parti dell'uovo si separarono sempre più e, quando Pangu morì, le parti del suo corpo divennero varie zone terrestri.
• L’ultima teoria, è costituita da racconti tribali non legati in un sistema unicizzante e quindi, hanno valore esclusivamente tribale.
La Genesi biblica
Secondo il libro della Genesi, ogni cosa fu creata da Dio. La Bibbia usa generi letterari simili alle culture del tempo, ma modifica i dati cosmologici in maniera da far risaltare la sua dottrina su Dio e sulla bontà della creazione.
Ci sono due racconti della creazione, corrispondenti grosso modo ai capitoli 1 e 2 del Genesi.
Genesi 1,1 - 2,3a
Il primo racconto della creazione (1,1-2,3a) usa lo schema letterario dei sette giorni. Il racconto suppone uno stato iniziale informe, in cui predominavano le tenebre e l'acqua (1,1-2). La creazione avviene per separazioni successive, nella seguente maniera:
• Nel primo giorno viene separata la luce dalle tenebre (1,3-5).
• Nel secondo giorno vengono separate le acque superiori (che si pensava stessero sopra la volta stellare) dalle acque inferiori (1,6-8). La concezione del tempo credeva che attraverso la volta celeste le acque superiori potessero filtrare, dando origine alla pioggia
• Nel terzo giorno nelle acque inferiori viene separata la terra (1,9-10).
• Viene quindi generato il regno vegetale (1,11-13).
• Nel quarto giorno vengono poste nel firmamento le due luci maggiori, il sole e la luna (1,14-19: separazione del giorno dalla notte): l'autore biblico teme che si possano confondere con gli astri divinizzati dai popoli circostanti, e per questo non li chiama con il loro nome.
• Nel quinto giorno vengono creati gli esseri marini e gli uccelli, e vengono benedetti perché possano moltiplicarsi (1,20-23).
• Nel sesto giorno vengono creati gli animali (1,24-25).
• Viene poi creato l'uomo (1,26-31), con le seguenti caratteristiche:
o deve dominare sulla creazione;
o è creato uomo e donna;
o è creato a immagine e somiglianza di Dio;
o è benedetto perché sia fecondo;
o riceve in alimento i vegetali: semi e frutti degli alberi.
• Il settimo giorno Dio cessa dal lavoro, e benedice e consacra il settimo giorno (2,1-3a). Ciò diventerà, nell'ebraismo, il precetto del riposo del sabato.
Il testo afferma che tutta l'opera della creazione è "buona"; invece della creazione dell'uomo e della donna si dice che è "molto buona", affermando in questa maniera la supremazia dell'essere umano su tutto il resto della creazione.
Il testo suppone implicitamente che Dio è eterno, cioè che esisteva prima di creare il resto delle cose.
Per gli studiosi, in Genesi 2,3b-24 vi sono alcune differenze, quello che rimane è che Dio è il Creatore e l’uomo e la donna sono suoi partner nel custodire la terra(oggi come oggi, visto come siamo combinati con i disastri ecologici, non si può dire che abbiano molto ascoltato la sua voce).
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Cristianesimo
La Creazione della Luce, di Gustave Doré, rappresenta in modo letterale l'incipit biblico di Genesi 1:1 ("Sia la luce").
Nel Nuovo Testamento il concetto di Dio cambia e con lo svilupparsi della Trinità diventa più complesso:
Io sono l'Alpha e l'Omega, l'inizio e la fine (Apocalisse 1,8).
All'inizio fu il verbo e il verbo era Dio... Tutte le cose furono fatte da lui e senza lui niente sarebbe stato creato. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini (Giovanni 1,1-4).
Secondo il libro della Genesi, Dio pre-esisteva eternamente all'ordine creato. La Genesi riporta il primo atto di Dio verso il mondo che noi conosciamo: "Dio creò..." (Genesi 1,1). Tutta la creazione, dalla luce delle stelle del cielo ai pesci del mare, alla compenetrazione tra polvere e soffio divino che ha dato vita all'umanità, furono creati da Dio per godere del meraviglioso ambiente della terra. L'uomo e la donna furono creati per riflettere la potenza di Dio, per amare e ben amministrare le risorse del mondo. Nell’ordine del creato, l'umanità, uomini e donne, sono portatrici dell'imago Dei. Secondo la fede cristiana, Gesù, il Cristo figlio di Dio, è il nuovo [Adamo]] mandato a noi "nella pienezza dei tempi". La ricerca dell'umanità di ritornare al giardino dell'Eden culminerà in un nuovo e ancora più pieno paradiso terrestre, sotto forma di cielo e terra nuova.

 
Antico Egitto
Nella mitologia egizia sono riportati tre miti cosmogonici distinti, corrispondenti a tre diversi culti dei maggiori centri sacerdotali.
Secondo la teologia eliopolitana, nota attraverso i "testi delle piramidi", al centro del mito della creazione c'è il dio solare Atum. Nato dall’oceano primordiale (Nun), Atum salì su una collina, creò , secondo alcune traduzioni con lo sperma e secondo altre con la saliva Shu, il vuoto, e la dea Tefnut, l’umidità, che a loro volta generarono Geb e Nut, la terra ed il cielo. Da questi ultimi nacquero due coppie di fratelli e sorelle, Osiride, Iside, Seth e Nefti, i quali procrearono l’umanità. L’insieme di queste divinità formò la grande Enneade eliopolitana.
Secondo la dottrina menfita, la creazione del mondo sarebbe opera di Ptah, che con il cuore, sede del pensiero, e con la lingua, la parola datrice di vita, avrebbe generato otto emanazioni di sé.
La cosmogonia tebana, basata su un’antica leggenda della città di Ashmunein (Ermopoli), narra di una collina di fango che sarebbe emersa dalle acque, originando otto dei primordiali, quattro maschili con testa di rana e quattro femminili con testa di serpente. Queste otto divinità formarono l'Ogdoade ermopolitana. La leggenda passata a Tebe si sarebbe trasformata e gli dei avrebbero creato un uovo, da cui nacque Amon, il dio-sole.
Col tempo, i gruppi rivali si fusero, Ra e Atum furono identificati in una sola divinità. Amon divenne per un certo periodo la somma divinità per poi divenire una manifestazione di Ra.
Anche Ra e Horus furono identificati come uno solo quando si tentò, invano, di introdurre il monoteismo.
Grecia classica
Platone, nel suo dialogo Timeo, descrive un mito della creazione che coinvolge un essere chiamato demiurgo.
Esiodo, nella sua Teogonia, racconta che in principio c'era Caos, il quale diede vita a Gea (la Terra), Tartaro (gli Inferi), Eros (amore), Nyx (l'oscurità della notte) ed Erebo (le tenebre degli Inferi). Gea partorì poi Urano, il cielo stellato, suo pari, per coprire sé stessa, le colline e le profondità senza frutto del Mare, e Ponto, tutto "senza la dolce unione dell'amore", ma solo da sé stessa. Successivamente, narra Esiodo, essa giacque con Urano e generò Oceano, Ceo e Crios e i Titani Iperione e Giapeto, Teia e Rea, Temi e Mnemosine e Febe dalla corona d'oro e l'amabile Teti.
"Dopo di loro nacque Crono, scaltro, il più giovane e il più terribile dei suoi figli, e odiava il suo potente padre." Crono, seguendo le raccomandazioni di Gaia, castrò Urano. Egli sposò Rea che gli diede sei figli Estia, Demetra, Era, Ade, Poseidone, e Zeus. Zeus è i suoi fratelli rovesciarono Cronos e gli altri titani, quindi estrassero a sorte quello su cui ciascuno di loro avrebbe regnato. Zeus strappò i cieli, Poseidone il mare, e Ade la terra.
 
Induismo
Nella filosofia Hindu, l'esistenza dell'universo è governata dalla Trimurti composta da:
Brahma (il Creatore),
Vishnu (il Sostentatore),
Shiva (il Distruttore).

 


Hopi

Gli anziani dicono che il primo Hopi aveva scelto di vivere nel deserto sterile così essi avrebbero sempre dovuto pregare per avere la pioggia.
Per questo essi non avrebbero mai perso la fede nelle loro cerimonie, che mantenevano il legame con la Madre Natura e il Creatore.
Essi sostenevano che i veri Hopi rappresentassero tutti i popoli pellerossa attraverso l'autorità a loro conferita dal creatore, il dio Maasaw.

 

Incas
Il racconto incas della creazione è conosciuto grazie ai racconti tramandati dai sacerdoti oppure dalla iconografia delle ceramiche o delle costruzioni architettoniche, e grazie ai miti e alle leggende sopravvissute tra i nativi americani. Secondo questi racconti, nei tempi antichi la terra era immersa nell'oscurità. Allora, da un lago chiamato Collasuyu (adesso Titicaca), emerse il dio Con Tiqui Viracocha, portando con sé alcuni esseri umani. Allora Con Tiqui creò il sole (Inti), la luna e le stelle per illuminare il mondo. È proprio da Inti che il Sapa Inca, imperatore del Tawantinsuyu, discende. Al di fuori delle grandi caverne Con Tiqui modellò numerosi esseri umani, incluse alcune donne che erano già incinte. Allora egli mandò fuori queste persone in ogni angolo del mondo. Tenne però con sé un uomo e una donna a Cusco, l'"ombelico del mondo".
Con, il creatore, aveva forma umana ma era senza ossa. Egli riempì la terra con cose buone per sopperire ai bisogni dei primi esseri umani. Le persone, però, dimenticarono il dio Con e si ribellarono. Così egli li punì smettendo di mandare la pioggia. La gente allora fu costretta a lavorare duramente arrangiandosi con la poca acqua che poteva trovare nei rigagnoli rimasti. Allora si affermò una nuova divinità, Pachacamac, che cacciò Con e trasformò le persone da lui create in scimmie. Pachachamac poi si impossessò della Terra e creò gli antenati del genere umano.
Il fondatore della prima dinastia dei sovrani di Cusco fu Manco Capac. Secondo una leggenda egli emerse dalle profondità del lago Titicaca grazie al dio del sole Inti. Un'altra versione della storia sosteneva che egli fosse il figlio di Tici Viracocha. In uno dei due miti Manco Capac era il fratello di Pachacamac ed entrambi erano figli del dio del sole Inti, conosciuto anche con il nome di Apu Punchau. Lo stesso Manco Capac veniva onorato come un dio del fuoco o del sole. Secondo la leggenda di Inti, Manco Capac e i suoi fratelli di madre erano stati mandati sulla terra dal dio del sole ed erano fuoriusciti da una caverna del Pacaritambo portando un bastone dorato chiamato tapac-yauri. Essi dovevano creare un Tempio del Sole nel luogo dove il bastone sarebbe affondato dentro la terra. Essi viaggiarono fino a Cusco lungo gallerie sotterranee e finalmente trovarono il luogo adatto per costruire il tempio in onore del dio del sole Inti, loro padre. Durante il viaggio uno dei fratelli di Manco Capac e forse anche una delle sue sorelle vennero tramutati in pietre sacre (huaca). In un'altra versione di questa leggenda, invece di apparire da una caverna a Cusco, i fratelli sarebbero emersi dalle acque del lago Titicaca.
Secondo la leggenda di Tici Virachocha, invece, Manco Capac era il figlio di Tici Viracocha: egli e i suoi fratelli (Ayar Anca, Ayar Cachi e Ayar Uchu) e sorelle (Mama Ocllo, Mama Huaco, Mama Raua e Mama Cura) vivevano vicino Cusco, presso Pacari-Tampu (oggi Pacaritambo, a 25 km a sud di Cusco). Una volta formato un popolo piuttosto numeroso riunito in dieci ayllu essi tentarono di assoggettare le tribù della valle di Cusco. Questa leggenda comprende inoltre il bastone d'oro, sostenendo che questo era stato dato a Manco Capac da suo padre. La leggende inoltre narra che il giovane Manco avrebbe ucciso i suoi fratelli più grandi diventando così l'unico governante di Cusco.
Islam
Nell'Islam ogni creazione è attribuita ad Allah (il nome di Dio in arabo). Egli è l'unico Dio per i musulmani. È chiaramente identificato come la "prima causa" in numerosi versetti del Corano. In quanto Creatore ed Eterno e in considerazione dell'impossibilità della materia greggia (madda) di sussistere senza il Suo continuo intervento, a Lui è attribuita la proprietà di qualsiasi atto creato, ivi compreso quello apparentemente riferibile all'essere umano, il quale ne avrebbe in definitiva il solo possesso. Ecco tre esempi (I versetti citati sono presi da il Corano - introduzione, traduzione e commento di Alessandro Bausani - Firenze, Sansoni, 1961):
XIII:16 … « Rispondi: "È Dio il Creatore di tutte le cose, è Lui l'Unico, il Vittorioso!" ».
LVII:3 « Egli è il Primo, Egli è l'Ultimo, Egli è il Dispiegato, Egli è l'Intimo, Egli è sovra tutte le cose sapiente ».
CXII:1-2 «Dì: "Egli, Dio, è uno - Dio l'Eterno. - non generò né fu generato - e nessuno Gli è pari" ».
Riferendosi all'argomento della "prima causa" il Corano indirizza i non-credenti:
LII:35-36 « Son essi che furon creati dal nulla, o son loro i creatori? Son forse loro che han creato i cieli e la terra? No! Nessuna certezza salda essi hanno ».
Giappone
Il dio Izanagi e la dea Izanami agitarono l'oceano con una lancia per creare una piccola isola di sale coagulato. Le due divinità scesero sull'isola, si accoppiarono, crearono le isole principali, le divinità e i predecessori del Giappone
Mitologia nordica
Odino e i suoi fratelli usarono il corpo di Ymir per creare l'universo.

Questo universo consta di nove mondi.
Loro posero il corpo sul vuoto chiamato Ginnungagap. Loro usarono la sua carne per la creazione della terra e il suo sangue per il mare.
Il suo teschio , tenuto su da quattro nani (Nordri Nord, Sudri Sud, Austri Est, e Vestri Ovest), fu usato per creare il paradiso. Quindi usando scintille da Muspelheim, gli dei crearono il sole, la luna e le stelle.
Le sopracciglia di Ymir invece furono usate per creare un posto dove la razza umana potesse vivere su; un posto chiamato Midgard.
I primi umani, Ask e Embla, furono creati da tronchi (d'albero?).
 
Caos
Alcuni filosofi come Hakim Bey e gli occultisti, come Peter Carroll, pensano che la casualità, il caos o il principio di indeterminazione siano il primo elemento motore secondo la scienza e che, quindi, dovrebbero essere considerati divini.
Surat Shabda Yoga
La cosmologia dello Surat Shabda Yoga ritrae il complesso della creazione (il macrocosmo) come emanato e arrangiato in una gerarchia spiritualmente differenziata, spesso indicata come uova, regioni o piani. tipicamente vengono descritti otto livelli spirituali posti sopra il piano fisico, anche se nomi e suddivisioni all'interno di questi livelli variano (Una versione della creazione da una prospettiva dello Surat Shabda Yoga, è delineata ne “Il grande schema dell'intera creazione”.) Tutti i piani che si trovano sotto le regioni puramente spirituali sono sottoposti a cicli di creazione e dissoluzione (pralya) o grande dissoluzione (maha pralya).
La costituzione dell'individuo (il microcosmo) è una replica esatta del macrocosmo. Di conseguenza il microcosmo consiste di un certo numero di corpi, ciascuno dei quali adatto ad interagire con il piano o la regione corrispondente nel macrocosmo.
Taoismo
Tao è il vuoto senza nome, la madre delle Diecimila Cose. Il Tao è considerato da Lao Tzu come ciò che dà in eterno senza venire svuotato, e che riceve in eterno senza venire riempito. Ciò che non esiste per se è in grado di durare.
Zen
Il tutto e il niente sono un tutto unico inseparabile. La filosofia Zen nega che la persona possa essere la causa scaturente. Nel parlare delle origini afferma che il piano dell'essere è la vera causa scaturente.
Zoroastrismo
Nella narrazione della creazione dello Zoroastrismo, Ahura Mazda creò 16 terre, una alla volta, tali che ognuna di esse fosse sorgente di piacere per la sua popolazione.
Dopo la creazione di ognuna di queste terre, Angra Mainyu intervenne con una contro-creazione, introducendo malattie e peccati di vario genere.
L'idea dualistica di due spiriti primordiali, considerati gemelli da Zoroastro, riprende un prototipo delle mitologie indoeuropee.


Testi ed immagini tratti da vari siti web e da http://it.wikipedia.org
ulteriore  fonte :  www.tanogabo.it/

sabato 27 aprile 2013

LA CREAZIONE mito degli indiani YAKIMA del Nord America

La creazione
mito degli indiani Yakima del Nord America
Prima che ci fosse il mondo il Grande Capo Lassù viveva nel cielo e quaggiù non c'era proprio nessuno: solo acqua, tanta acqua.
Un bel giorno quando decise di creare il mondo, scese dal cielo, affondò le mani nell'acqua e raccolse sabbia e fango: in breve fece tanti mucchi che diventarono ben presto montagne e colline.
La pioggia trasformò la terra e la neve in alta montagna diventò ghiaccio: nacquero così torrenti vivaci e grandi fiumi dove nuotavano pesci di ogni dimensione.
Poi fece nascere arbusti e bacche, alberi e foreste dove trovarono riparo uccelli, insetti e cervi dalle grandi corna.
Infine prese un po' di fango ci soffiò sopra e questo si trasformò in un uomo. Il Grande Capo Lassù affidò all'uomo i boschi e le acque, gli animali della terra, dell'aria e dell'acqua. Gli raccomandò di servirsene e di servirli perché le loro vite erano legate.
Ma l'uomo era triste e allora Il Grande Capo Lassù con un po' di fango creò la donna perché dividesse con l'uomo le fatiche e le gioie della vita.
Vi ricorda qualcosa?
Quali sono le somiglianze e le differenze con il mito di Adamo ed Eva?